In occasione della sfida di quest’oggi in programma alle ore 18:00 tra Udinese e Napoli i colleghi del quotidiano “Il Mattino” hanno intervistato Gigi De Canio, ex allenatore sia dei partenopei che dei friulani, ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“[…] Gli azzurri sono ormai sullo stesso livello di Juventus, Milan ed Inter, vengono considerati una big a tutti gli effetti. E’ scontato l’atteggiamento di una medio-grande quando deve misurarsi con un avversario del genere: gli stimoli arrivano da soli credetemi”. Sul match che vide la sua Udinese fermare il Napoli in piena lotta per lo Scudetto l’anno scorso, con la conseguente espulsione di Gonzalo Higuain l’allenatore ha aggiunto: “Hamsik e compagni persero il tricolore in due partite: quella in casa della Juventus e la settimana successiva al San Paolo contro il Milan. A quel punto i giochi erano già fatti. Il Napoli aveva un discreto vantaggio in classifica prima dello scontro diretto di Torino, il peccato fu aver sprecato quel margine. La storia del campionato scorso dice che il distacco tra prima e seconda è stato abissale, quindi il match di Udine aggiunse poco o niente a quello che sembrava un finale già scritto […] Studiai benissimo Sarri alla pari di tutti gli avversari, tanto è vero che qualche settimana dopo battemmo anche la Fiorentina. Nella gara contro gli azzurri andammo in vantaggio noi, ma loro furono bravissimi a recuperare con Higuain. Sbagliammo un rigore ma la svolta fu il 2-1 che arrivò prima dell’intervallo […] Il rosso ad Higuian fu l’esplosione di tante tensioni che probabilmente il Napoli si stava portando dietro da qualche tempo […] Oggi pomeriggio dal punto di visto della preparazione al match sarà come la passata stagione. L’Udinese è tornata ad essere una formazione che trasmette valori importanti con Delneri che ha cambiato marcia […] Zapata è cresciuto tantissimo. Restare ad Udine altri sei mesi può fargli solo del bene, poi potrebbe tornare al Napoli: non sfigurerebbe […] Per il match di oggi il Napoli ha la forza di vincere perchè individualmente è più forte, ma questo non basta: la grande forza mentale e caratteriale farà la differenza”
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