Al Friuli è di scena il primo lunch match del 2013. I padroni di casa dell’Udinese sfidano l’Inter di Andrea Stramaccioni. Il tecnico nerazzurro opta per la difesa a tre nonostante l’assenza per squalifica di Ranocchia; al centro gioca Cambiasso che, in questa posizione, ha già mostrato grande affidabilità nella sfida contro il Napoli. La partita stenta a decollare; l’Inter soffre in mezzo al campo il palleggio e la densità dei bianconeri. I nerazzurri, inoltre, accusano la mancanza di un riferimento offensivo come Milito che, costretto al forfait, viene sostituito da Palacio che fatica a tenere una posizione centrale visto che non è una prima punta. Il match è molto tattico ed equilibrato, gli esterni fanno fatica ad entrare in partita anche se Jonathan, oggi in campo al posto di Nagatomo, perde spesso e volentieri i duelli con Pasquale. Al minuto 24 episodio dubbio: una gran palla di Cassano lancia Palacio a rete. El Trenza cade prima di poter concludere perché forse spinto da Domizzi, l’arbitro però decide per la simulazione ed ammonisce l’attaccante argentino. Pochi minuti dopo è l’Udinese a sfiorare il vantaggio con il solito Totò Di Natale che, con una gran staffilata su calcio di punizione, colpisce in pieno la traversa della porta difesa dal suo ex compagno di club Handanovic. Sul finale del primo tempo l’Inter prende in mano il pallino del gioco e fa suo il possesso palla, ma i padroni di casa si rendono pericolosi con le loro rapide ripartenze grazie a Di Natale e Muriel che sono molto bravi a dare profondità alla loro squadra. Termina a reti bianche la prima frazione di gioco di un match che non ha avuto molto da dire.
La ripresa comincia con gli stessi ventidue giocatori scesi in campo dal primo minuto. L’Udinese lascia il possesso palla agli ospiti che al 49esimo manca clamorosamente il vantaggio: Cassano dopo aver superato tre uomini serve Palacio che cede ottimamente palla a Jonathan, ma l’esterno brasiliano fallisce a porta sguarnita divorando, così, un’occasione clamorosa. La prima parte del secondo tempo è appannaggio degli ospiti che controllano il match con sicurezza ed impegnano più volte il portiere friulano Brkic. Al minuto 62 altra grande occasione sprecata dall’Inter: Palacio sbaglia una facile occasione dopo l’ottima giocata di Guarín che lo libera a tu per tu con Brkic. Ma il calcio è folle e tutto può cambiare in poco tempo; sul capovolgimento di fronte Domizzi pesca con un lancio millimetrico Totò Di Natale che approfitta dell’errato posizionamento di Juan Jesus e trafigge Handanovic con una preciso diagonale. 1-0 Udinese, ma non finisce qui: al 65esimo un altro pasticcio di Juan lascia l’Inter in 10 uomini; il difensore brasiliano si procura il secondo giallo per un fallo da dietro su Muriel che gli era andato via in progressione. Il vantaggio nel punteggio e nel computo degli uomini risveglia i padroni di casa che quasi sfiorano il raddoppio sempre con Di Natale che per poco non capitalizza al meglio il pallone perso in mezzo al campo da Gargano. L’ex centrocampista del Napoli lascia il terreno di gioco al minuto 73, el Mota lascia il posto a Duncan. Stramaccioni cerca di rimettere in carreggiata i suoi, ma al 75esimo arriva la doccia fredda del 2-0 realizzato da Muriel; il giovane attaccante colombiano supera Handanovic dopo esser stato servito in profondità da Basta. Sotto di due reti e di un uomo, il tecnico nerazzurro si gioca la carta Rocchi al posto di Jonathan. Ma la contromossa del giovane allenatore serve a poco visto che al 79esimo minuto Totò Di Natale realizza il 3-0 bruciando Cambiasso ed Handanovic con un fulmineo movimento da vero cannibale dell’area di rigore. All’80esimo esce Muriel, autore di un goal e di una buona prova, al suo posto entra Maicosuel; nelle fila nerazzurre, invece, esce Cassano ed entra Silvestre, l’argentino è uno dei difensori accostati al Napoli in questi primi giorni di mercato. A pochi minuti dal 90esimo Guidolin concede la standing ovation a Di Natale, l’attaccante napoletano con la doppietta di oggi raggiunge quota 12 reti in campionato. Il match si avvia in questo modo verso il triplice fischio. Pesante sconfitta per l’Inter di Stramaccioni che nonostante un buon avvio di ripresa si è dovuta arrendere a Totò Di Natale ed al cinismo dei padroni di casa.
a cura di Luigi De Magistris
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