La trattativa «mai esistita» con la Red Bull per la cessione dell’Udinese, le scelte di mercato, il desiderio di “godersi” come proprietà il rinnovato stadio e l’obiettivo sportivo di ritornare in Europa nel nuovo Friuli. Terminato il mercato, adesso la nuova stagione può partire a tutti gli effetti e Gino Pozzo, si offre a qualsiasi tipo di domanda, anche la più scomoda
Gino, anche su alcuni quotidiani nazionali l’Udinese è stata definita la “succursale del Watford”. Cosa risponde?
«La sensazione è che si voglia dare un giudizio preconfezionato. Sento parlare di disimpegno, eppure per le scelte fatte sul mercato mi sembra si possa parlare di un percorso nuovo e di lungo respiro».
Il centravanti dell’Udinese è un prestito del Napoli. Paradossalmente vi converebbe che Zapata non esplodesse, così magari potreste riscattarlo…
«Non abbiamo la bacchetta magica per dosare i gol di Zapata. In un percorso di crescita dei giovani ci sembrava il giocatore più pronto e funzionale al nostro progetto».
Ma cosa gli sta succedendo? È condizionato da qualcosa?
«No, semplicemente non ha fatto bene nelle prime due partite. Io lo vedo motivato a far bene».
Fonte: Messaggero Veneto
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