La reazione d’orgoglio c’è, nel finale, quella classica del Napoli che non muore mai. Va sotto di due reti e sembra crollare la squadra di Mazzarri, poi rialza incredibilmente la testa e sfiora addirittura la vittoria al «Friuli» quando però i bianconeri restano con un uomo in meno per l’espulsione di Fabbrini. Cavani prima sbaglia un rigore e poi segna una doppietta e riacciuffa l’Udinese. La risposta del campione nel momento più difficile. Vale il terzo posto la sfida contro i bianconeri di Guidolin, la sconfitta della Lazio a Catania dà una grossa chance alle due inseguitrici. Finisce pari e restano quarte tutte e due, a un solo punto dal podio, ma per come è arrivato il punto del Napoli vale oro, soprattutto dopo la cocente eliminazione in Champions League contro il Chelsea. E la serie positiva si allunga ad otto partite: tre pareggi e cinque vittorie. L’Udinese va avanti con Pinzi (28′ pt) e il solito gol di Di Natale (7′ st), sempre implacabile contro il Napoli. Poi con i bianconeri in dieci e con la sostituzione di Totò, si accende Cavani che colpisce due volte in sei minuti con una punizione a giro perfetta (35′ st) e con un sinistro letale (41′ st). Un finale incredibile con Zuniga che impegna Handanovic sfioando il 3-2.
Mazzarri rinuncia inizialmente ad Hamsik preferendogli Dzemaili da trequartista. Manca anche Lavezzi per un affaticamento muscolare. Fiducia dal primo minuto a Pandev ma il macedone non combina molto. Zuniga gioca a destra al posto dell’altro infortunato Maggio e Britos torna in difesa sul centro sinistra. Quattro novità rispetto alla partita con il Chelsea. L’Udinese ha assenze pesanti, Benatia, la più importante. I bianconeri usciti giovedì dall’Europa League hanno un giorno in meno di recupero, ci mettono tanta energia ma poi in dieci calano vistosamente nel finale proprio quando il Napoli moltiplica gi sforzi. Il Napoli nel primo tempo, prova a produrre gioco ma non graffia. L’idea è di sfondare palla a terra per vie centrali, sulle fasce infatti Zuniga e Dossena si annullano rispettivamente con Pasquale e Pereyra. L’Udinese di Guidolin attende dietro la linea della palla cercando di ripartire al primo pallone perso dagli avversari. Una gara a scacchi nella prima mezz’ora, il Napoli fa più possesso palla senza verticalizzare mai con pericolosità. L’Udinese invece colpisce alla prima vera occasione sfruttando un’ingenuità grossolana della squadra di Mazzarri. I bianconeri vanno in porta con quattro passaggi di fila. Sul break, nato da una respinta corta di testa di Cannavaro, c’è un buco in difesa a sinistra, Di Natale allarga a Fabbrini che crossa basso sul secondo palo, De Sanctis non ci arriva, e Pinzi (28′ pt) tutto solo mette dentro a porta vuota. La rete del vantaggio dà energia alla squadra di casa che prova ancora a far male con le ripartenze. Si riparte e nella ripresa è ancora Udinese. Al 7′ il raddoppio: spunto di Pasquale, testa di Pinzi palo, riprende Di Natale e mette dentro da due passi a porta vuota. Sotto di due gol Mazzarri lancia Hamsik e toglie Gargano. L’espulsione di Fabbrini (15′ st), già ammonito, per un’entrata alle spalle di Campagnaro rimette in corsa il Napoli. Entra anche Vargas al posto di Britos, il Napoli diventa super offensivo, esce Di Natale in una standing ovation. Danilo colpisce con la mano per anticipare Cannavaro, rigore: Cavani calcia malissimo e centrale. Poi l’uruguaiano si riscatta con un gol su punizione a giro e la rete del 2-2. Poi il Napoli spinge ancora sfiorando il successo con Zuniga. E ora sotto con la coppa Italia.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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