Affidabilità è un termine che purtroppo comincia ad interessare anche lo stesso Domizzi, anche se per motivi contrapposti al croato, ovviamente. Nel suo caso pesa invece l’incedere del tempo e di una carta d’identità che non fa sconti, specie a un professionista di 34 anni dal fisico possente, e non è proprio un incentivo ai recuperi. Stop and go. Il discorso vale per tutti, ma soprattutto per Domizzi che purtroppo palesa una propensione all’infortunio muscolare accusato in fase di preparazione, con recupero e successive ricadute. È accaduto nell’ultimo mese, con gli affaticamenti muscolari dovuti ai carichi di preparazione che lo hanno frenato a fine agosto, con tanto di prima uscita ufficiale stagionale con la Ternana saltata in coppa Italia, ed è accaduto purtroppo anche negli anni passati. Il problema ricorrente? Nella cartella clinica dell’esperto difensore figurano soprattutto problemi agli adduttori e a flessori, ed altri acciacchi (piede) a cui Domizzi ha fatto spesso fronte stringendo i denti quand’era possibile.
Alternative. Un mese senza il corazziere dunque, con Bubnjic indietro sul piano della crescita e con l’ipotesi finora poco convincente di Belmonte. Tanto è bastato a Stramaccioni per cominciare a lavorare sulla difesa a quattro ieri, con Heurtaux e Danilo coppia centrale in fratino giallo, ben più credibile in prospettiva Napoli rispetto al duo in tenuta grigia composto da Coda e Bubnjic. Strama poi ha piazzato anche Piris a sinistra come terzino con i gialli, altra indicazione utile. Da notare che entrambe le linee difensive ha agito un mediano basso, con Allan da una parte e Guilherme dall’altra. Prepariamoci dunque al cambiamento.
fonte: il messaggero veneto
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