Prove tecniche di rinnovo. Aurelio De Laurentiis vorrebbe che Walter Mazzarri firmasse un altro contratto, prima che quello in essere vada in scadenza a giugno 2013, mentre lallenatore non ha fretta e preferisce vedere come va. Ed è la prima volta che lallenatore toscano inizia una stagione senza avere tra le mani almeno la garanzia di un altro anno: lha fatto per mettersi in discussione e capire se, alla chiusura di questo campionato, avrà ancora stimoli per allenare il Napoli. Dipenderà molto dai risultati, ma anche dai comportamenti e dagli investimenti che il presidente gli prospetterà nel briefing programmato a Natale. Intanto il corteggiamento del patron sta prendendo varie forme. Oltre alle dichiarazioni pubbliche di stima incondizionata e di meriti straordinari, ci sono altri cordiali approcci. Dalle telefonate per sapere come sta agli sms di apprezzamento, e non solo per i successi ottenuti. Tanti, anche in questo inizio di stagione: tra amichevoli, 5 delle quali internazionali (Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Bordeaux, Sporting Braga e Olympiacos), Supercoppa e campionato, il Napoli ha giocato 10 partite, vincendone 9 e perdendo solo quella di Pechino contro la Juventus, ma con la formazione ridotta in 9 per le espulsioni di Pandev e Zuniga . In prospettiva un rendimento eccellente che ha convinto una volta di più De Laurentiis a puntare su Mazzarri per un progetto di altri tre anni. Il presidente non pretende che la firma giunga nel breve, ma almeno che il tecnico arrivato alla quarta stagione in azzurro gli dia un minimo di garanzia, così da costringerlo a bloccare altri allenatori a cui affidare il Napoli dopo il 30 giugno 2013. È una prospettiva verso la quale De Laurentiis non vorrebbe guardare, nella consapevolezza che di tecnici bravi e vincenti pur non allenando i cosiddetti top player , in giro ce ne sono pochissimi. Anzi, in questi 4 anni Mazzarri gli ha permesso di fare investimenti intelligenti e misurati e, comunque, di portare il Napoli dalla dimensione di squadra da settimo posto a quella di formazione temuta pure per il tricolore. Sì, nonostante le cessioni importanti di Lavezzi e Gargano , il Napoli è in primissima fila per provare a strappare lo scudetto alla Juve. Tutto merito di Mazzarri? No, ma quasi. «Il nostro allenatore vale il 90 per cento dei risultati che abbiamo ottenuto», ha ammesso di recente il patron, a conferma del feeling scoppiato in lui dal 20 maggio in poi, dopo la conquista di quella coppa Italia che mancava da 25 anni. Nel vagone speciale che riportò squadra, dirigenti e amici a Napoli, De Laurentiis diede spettacolo per lentusiasmo col quale strinse il trofeo tra le mani per quasi tutta la durata del viaggio. Da quella notte tutto cambiò tra presidente e allenatore, pure quando si videro in gran segreto per decidere il futuro. Cera il rischio di una rottura definitiva, invece fu idillio, tanto che De Laurentiis fece la promessa di provare a prendere almeno uno dei top player che il tecnico aveva indicato nella lista dei preferiti. Non sono arrivati Boateng , Ivanovic o Malouda , ma a Mazzarri vanno bene pure Gamberini, Behrami e Mesto . Che si fa, allora: si firma? De Laurentiis ha un nuovo triennale già pronto, Mazzarri pensa solo alla sfida contro il Parma.
Fonte: Raffaele Auriemma per Tuttosport
La Redazione
A.S.
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