La Juventus lavora per il nuovo allenatore. Come riferisce TuttoSport bocciato il progetto di rivoluzionare la squadra – come chiedeva Allegri – alla Continassa sono orientati a rimotivare buona parte del gruppo cambiando le abitudini. Tutti motivi che hanno spinto il ds juventino Fabio Paratici a muoversi su precisi identikit: dai sogni Pep Guardiola e Jurgen Klopp (di cui parliamo sotto), a Maurizio Sarri, che in questo momento è la pista più concreta. L’ex tecnico del Napoli non corre ancora da solo, però di giorno in giorno vengono segnalate in aumento le sue possibilità di succedere ad Allegri sulla panchina dei campioni d’Italia. L’agente Ramadani ha anche incontrato Paratici.
A rafforzare la posizione di Sarri sono anche gli indizi delle ultime ore. La Juventus sottolinea di non avere fretta. Attendismo che un guru bianconero come Marcello Lippi interpreta come la necessità di aspettare la fine delle Coppe. Tra Europa League (il 29 a Baku) e Champions League (il primo giugno a Madrid) si sfideranno prima Sarri e Emery e poi Klopp e Pochettino. L’ex napoletano è l’unico italiano: non un dettaglio insignificante. La sensazione è che la Juventus aspetti prima di affondare per l’allenatore dei Blues un po’ per rispetto del diretto interessato, che in questo momento è focalizzato sull’Europa League e non vuole pensare a altro, e un po’ per non rischiare di irritare il club di Roman Abramovich.
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