Matteo Marani analizza il fallimento dell’Italia sulle colonne di Tuttosport:
“Fuori dal Mondiale per la seconda volta di fila, evento mai accaduto da quando esiste la Nazionale (…).
Ma Palermo è il fallimento più annunciato nella storia. Non tanto perché da luglio a oggi l’Italia non ha quasi mai vinto (2 successi in 8 gare), ma perché mai così alto era stato il disinteresse nei suoi confronti. Ancora pochi giorni fa, quando si faceva notare che eravamo dinnanzi a una partita epocale per il movimento, si rispondeva che era più importante la lotta tra le milanesi e il Napoli e più urgente litigare all’interno delle componenti del calcio, il tutto senza trovare una linea comune mentre la disfatta avanzava. A Palermo mancavano i presidenti di club e il calcio, come ogni cosa, si nutre di simbologie (…).
Mentre qui ci si fa la guerra per tutto, anche per negare due giorni in più di riposo alla Nazionale, altrove hanno investito sui centri sportivi, hanno messo veri formatori a lavorare coi giovani, hanno strutturato i club. L’uscita con la Macedonia, dolorosa e insopportabile, non è un fatto episodico. Lo è stato semmai Wembley, grazie al gioco e a un ambiente compatto. L’ultima squadra ad avere vinto un Europeo e a essere rimasta a casa dal Mondiale è stata la Grecia del 2004. Siamo proprio sicuri di essere così superiori agli amici ellenici?”.
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