Il silenzio è d’oro. Manca sempre meno all’attesa gara di questa sera e da Torino il portale Tuttojuve.com prosegue la caccia alle strege, con l’ennesimo articolo (???) dedicato al Napoli: “Ieri sera mi chiama un giornalista straniero che si trova a Napoli per seguire la squadra e mi chiede: “What is paruchino?” (Con una c sola…) Stava descrivendo per un portale estero il clima della partita di stasera e non riusciva a capire cosa fosse questa parola che i tifosi partenopei urlavano al pullman bianconero. Il resto, gesti e scritte, insulti di ogni tipo, li aveva capiti ma non capiva quella frase. Non so come avrà descritto il clima oggi su quel portale, ma da quello che mi diceva un clima del genere lo aveva visto solo nel 1998 quando in Turchia la Juventus arrivò blindata e fu sommersa da cori e fischi per il caso Ocalan (un caso politico molto spinoso, per chi non lo sapesse). Non aveva mai visto tifosi avversari rivoltarsi così in massa nell’albergo di una squadra e nel pullman, bloccare il traffico, non aveva mai visto un disprezzo così viscerale. Insomma, ne è rimasto impressionato, non capendo le motivazioni di un astio così forte, soprattutto verso la squadra e campioni affermati simboli dell’Italia, seconda ai recenti Europei. Difficile o meglio impossibile leggere qualche critica oggi su giornali, siti o altro. Tutto sembra normale, anzi viene pure giustificato da qualcuno visti i cori di una parte dei tifosi bianconeri che abbiamo sempre condannato, ma che ripetiamo con il razzismo non c’entrano nulla. Secondo noi un atteggiamento del genere, intimidatorio, perché intimidatorio e’ non deve succedere in un paese normale. Questo e’ sport? Se i tifosi bianconeri un domani dovessero bloccare il pullman del Napoli, riempirlo di insulti e invitare “Hamsik a tagliarsi la cresta in modo colorito” proverei vergogna e non stima per quelle persone, una vergogna profonda da appassionato, da tifoso e da amante dello sport. Ovvio che tutti possiamo pensarla diversamente, ovvio che possiamo pensare invece che siano gesti normali e civili, ma poi non ci meravigliamo se il calcio italiano va a rotoli, i campioni fuggono e la situazione non si evolve, se vogliamo un calcio e un’Italia civile bisogna cambiare mentalità. Più rispetto, più ironia, meno aggressioni verbali e fisiche, ma forse questo mondo e’ ideale. L’Italia e’ questa, dove tutto e’ lecito e i fatti di ieri sera sono normalità. Ah dimenticavo, Buon Napoli-Juve!“.
Fonte: TMW
La Redazione
P.S.
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