Vamos. Nel segno del Pocho. Quarantamila cuori, pardon corazon tutti azzurri: il nero è (quasi) bandito allo stadio San Paolo. Fortissimamente Napoli e un po’ d’orgoglio interista, nella notte di Fuorigrotta: quarantamila indiavolati contro cento irriducibili. E chi non salta è questo e poi quello. L’importante è che sia festa. Lo spettacolo del calcio.
LA SFIDA – E allora, vento gelido e freddo umido. E anche un po’ di pioggia che, però, non è mica sufficiente a spegnere il fuoco: dei giocatori, che di complimenti non ne fanno neanche per cinque minuti, e del pubblico, virtuoso dei fischi (assordanti) e dei cori (di ogni tipo). L’urlo di Napoli è imperioso, e il confronto è giocoforza impari: quarantamila contro cento. Ti piace vincere facile? Beh, ai cento interisti non interessa: sono lì, fieri e incappottati nel settore Ospiti. Irriducibili, comunque: la squadra ha bisogno di loro.
LA PIZZA – Ha invece avuto bisogno di pizza, napoletana verace e in abbondanza per tutto il gruppo, l’Inter: dal lussuoso albergo sul Lungomare che ha ospitato i nerazzurri, infatti, sabato sera è partita una dettagliata telefonata di ordinazioni verso una rinomata e storica pizzeria della zona. Ma questa è un’altra storia.
LA CARICA – Quella manifestata dal San Paolo, invece, è stata fame di vittorie: il popolo ha cantato senza sosta il “devi vincere” che, ormai, è diventato lo slogan napoletano da stadio. L’effetto-Chelsea o Champions, che dir si voglia, s’è avvertito anche ieri. E quando il popolo ha capito che l’Inter non aveva alcuna voglia di essere travolta dall’onda azzurra, ha incitato e spinto il Napoli con incredibile entusiasmo. Fino all’ultimo istante.
DA DIEGO AL POCHO – Il coro più suggestivo, però, resta quello dedicato a Lavezzi.E non soltanto perché ieri ha regalato un gol d’autore ed è sempre più l’idolo incontrastato della gente, ma soprattutto perché il ritmo richiama quello che un tempo era il canto di Maradona: da olè-olè Diego-Diego, a olè Pocho-Pocho. Il San Paolo lo urla senza sosta e spacca i timpani. Che genio, lo scugnizzo argentino che piace tanto a Moratti. Un tango del pallone ballato a mille all’ora.
GIAPPONESI DI ZAC – Spettacolo vero, allora. Per la gioia dei giapponesi presenti allo San Paolo nelle vesti di esotici fan, giornalisti al seguito e anche spettatori interessati. Con ordine: a seguire Nagatomo, infatti, non c’erano i soliti inviati da Tokyo e dintorni e i turisti per caso presenti a Napoli, ma soprattutto Giampaolo Colautti, il vice del ct della Nazionale giapponese, Alberto Zaccheroni. La relazione non deve essere stata poi tanto positiva. Capita.
VERSO LONDRA – Dall’Oriente a Londra, il passo è breve. Per i napoletani, s’intende: con ogni probabilità, comincerà domani la vendita dei biglietti per la trasferta inglese di Champions del 14 marzo. Domani o al più tardi mercoledì: sono 2.900 i tagliandi messi a disposizione dal Chelsea, di cui una parte sarà messa in vendita online e l’altra ai botteghini del San Paolo al prezzo di 60 euro. Nei giorni scorsi, tra l’altro, la Questura e il Napoli hanno studiato il consueto piano di sicurezza per evitare ressa e problematiche varie ai botteghini. E, come sempre, saranno tanti i napoletani che trascorreranno la notte prima dell’apertura delle biglietterie davanti allo stadio.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro