Se il buongiorno si vede dalla prima partita del 2013, allora questo Napoli può arrivare molto lontano. Mentre tutte le altre big hanno subito l’effetto vacanze natalizie, gli azzurri hanno ricominciato il campionato stendendo la “famosa” Roma di Zeman a suon di gol. Era troppo facile all’inizio prevedere una serata da over ma pensare che la squadra di Mazzarri ne segnasse quattro ce ne voleva. Ebbene, è andata proprio così. Grazie al solito Cavani e alla ciliegina di Maggio, il Napoli ha trionfato al San Paolo sfruttando al massimo le frenate di chi stava davanti in classifica. In una sola notte sono state superate Inter e Fiorentina e si è volati al terzo posto a sette punti dalla capolista Juventus sconfitta in casa dalla Sampdoria. Se i giudici sportivi dovessero capire che il club partenopeo non c’entra nulla nel processo Gianello allora le lunghezze da Madama sarebbero solo cinque. Poche se si considera che dopo la sconfitta con Inter e Bologna le distanze erano aumentate incredibilmente. A far scendere dalla giostra Zeman e i suoi ragazzi ci ha pensato come sempre Cavani. Il Matador ha siglato la settima tripletta da quando gioca nel Napoli. Ha punito la Roma senza mezzi termini ed è volato in testa alla graduatoria dei marcatori superando di due lunghezze il giovane El Shaarawy. La carta vincente, però, è stata Pandev. Bisogna dare i giusti meriti a Mazzarri che ha scelto il macedone per una partita che poteva nascondere molte insidie. Sapeva il tecnico toscano che il suo campione sarebbe stato fondamentale per spaccare in due la difesa giallorossa. Non ha sbagliato niente l’ex laziale. Ha sentito aria di derby ed è stato uno dei migliori in campo. Onori e meriti a Morgan De Sanctis. Le sue parate sono state importanti come i gol di Cavani. Ha stregato la sua porta e si è arreso solo ad Osvaldo. Ma sul 3-0 ci poteva anche stare. Quando, invece, la partita non era stata ancora decisa ha fatto degli interventi straordinari che hanno consentito al Napoli di vincere la partita. Al gol di Maggio ha esultato come un matto nonostante stesse vincendo 3- 1. Una cosa è certa, il rinnovo del contratto l’ha tranquillizzato ma anche prima del prolungamento aveva fatto sempre il suo dovere. Meglio, però, giocare con la testa serena senza dover pensare a cosa fare a giugno prossimo. Si è arrabbiato molto Mazzarri a fine partita. Ritengo a giusta ragione. Si è sfogato ai microfoni di Sky perché in precedenza gli avevano evidenziato che il suo Napoli era stato fortunato nel vincere contro la Roma. Si è scagliato contro Panucci ma dopo ha chiesto scusa poiché l’ex romanista non c’entrava niente con le critiche subite. La Roma è stata battuta perché il tecnico azzurro ha saputo studiare bene l’avversaria. Sapeva dove poterla colpire e così è stato. Anzi, la partita si sarebbe potuta chiudere nel primo tempo se i suoi giocatori fossero stati più precisi nelle ripartenze. L’unico modo per battere la Zeman band era quello di aspettare per poi scappare in contropiede. Se solo il Napoli si fosse un po’ sbilanciato le avrebbe prese di santa ragione. Tutti, invece, hanno fatto bene il loro compito e alla fine il successo contro la Roma delle meraviglie è stato meritato. Checchè ne dicano i soliti sapientoni del calcio.
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
La Redazione
M.V.
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