Tutti al lavoro – Mesto in crescita, El Kaddouri già è entrato negli schemi

Il lavoro nobilita l’uomo e non c’è verso di mollare neanche un secondo, men che meno un giorno: allenamento oggi e allenamento anche domani mattina, perché al settimo, è vero, a volte si riposa, e altre, invece, bisogna darci dentro. Con il sorriso sulle labbra ci hanno provato, eccome: ma la richiesta di farsi un giorno di vacanza è stata rispedita ai mittenti da Mazzarri. Niente sconti e tutti al campo, a Castelvolturno, per vedere l’effetto che fa. Meno dodici, ma fa un caldo comunque che toglie il fiato: eppure si sgobba, ripetute, esercitazioni tecniche e tattiche per quel ch’è rimasto del Napoli, che una dozzina d’uomini in giro per il mondo e che comunque ha già il Parma a cui pensare: manca praticamente la squadra titolare, per arricchire il gruppo sono arrivati Insigne junior e Romano, però c’è sempre da imparare. Mesto va su e giù ch’è un piacere, conosce lo spartito, ha impiegato niente ad integrarsi: sa quello che bisogna sapere del 3-4-1-2, già mandato a memoria a Reggio Calabria; ma El Kaddouri deve respirare il clima d’una grande, assorbirne i carichi di fatica, entrare nella parte di erede di Hamsik andando alla scoperta di movimenti diversi e di insidie differenti. Saranno pure partitine, eppure aiutano: e non a caso domattina si gioca, contro i giovanotti della Primavera dispensati da Saurini dall’impegno odierno. Ogni occasione è buona per dare suggerimenti, per ricordare cosa chiede l’allenatore.