Alla provocazione del «ritiro» delle maglie da parte dei tifosi, la società risponde con l’annuncio dell’ingresso simbolico a un euro per la partita di domenica prossima con il Real Vico Equense. Si allarga la spaccatura tra gli ultrà e la dirigenza della Turris, in vista di quello che appare come un divorzio oramai inevitabile. Una «guerra fredda» che rischia di produrre la fine del calcio a Torre del Greco. Questo pomeriggio è in programma la ripresa degli allenamenti per gli uomini di Pensabene, con la speranza che non vi siano altre contestazioni dopo quella avvenuta domenica scorsa al termine della sfida esterna contro il Real Metapontino, quando i tifosi presenti (tornati a seguire la squadra in trasferta dopo mesi di «esilio» forzato per continui divieti di trasferta) hanno chiesto ai giocatori le maglie in segno di dissenso contro la prestazione della Turris ma anche come «gesto estremo» dopo le polemiche esplose in settimana sul futuro del club.
Quanto avvenuto domenica è stato stigmatizzato dal direttore generale Franco Mango che, su specifica richiesta della società, ha rotto per l’occasione il silenzio stampa: «Quello che è accaduto al termine della gara con il Real Metapontino – ha detto – non trova alcuna spiegazione in merito alla prestazione della squadra, che dopo essere passata in svantaggio quasi subito ha lottato per ottenere il pareggio, ha sbagliato un rigore e ha costruito altre limpidissime occasioni da rete. La Turris non meritava un simile trattamento, per me si tratta di un episodio del tutto pretestuoso».
Anche i giocatori, pur non potendo commentare ufficialmente l’accaduto per non contravvenire al silenzio stampa imposto loro da diversi mesi, hanno provato a stigmatizzare l’episodio. In fondo tutto è partito quasi per caso, quando i primi calciatori sono stati avvicinati dai supporter presenti allo stadio domenica: è volata qualche parola pesante all’indirizzo dei giocatori più rappresentativi, prima della richiesta di sfilarsi le maglie e consegnarle ai tifosi. Un tentativo che qualche dirigente ha provato anche a bloccare, senza però ottenere i risultati sperati. Al termine della gara ci sarebbero stati anche momenti di tensione tra alcuni calciatori e i dirigenti presenti. Il malessere attorno al futuro della Turris del resto era esploso da alcune settimane, fino ad acuirsi nei giorni della vigilia della sfida con il Real Metapontino. Tutto ruota attorno all’intenzione di Mario Moxedano di lasciare Torre del Greco al termine della stagione. Un’intenzione che il patron dei corallini potrebbe attuare portando con sé anche il titolo sportivo del Neapolis, arrivato con lui meno di due anni fa.
La settimana scorsa la dirigenza della Turris ha chiesto ai potenziali imprenditori interessati a rilevare il titolo di farsi avanti prima che lo stesso sia trasferito da un’altra parte. Un’eventualità questa che di fatto metterebbe a rischio il futuro del calcio nella quarta città della Campania dopo che anche il titolo una volta di proprietà dell’ex presidente Rosario Gaglione è stato di recente ceduto alla dirigenza che sta guidando il Real Vico nella corsa ad evitare i playout del girone H di serie D.
Fonte: Il Mattino.
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