”A nessuna industria televisiva sembra che interessi dei tifosi, ma senza l’urlo e il movimento del pubblico il calcio sarebbe uno zero. Il calcio è una storia di passione, sarà sempre così. Senza la passione in calcio è morto, solo ventidue uomini che corrono su un prato e danno calci a una palla: proprio una gran cagata. E’ la tifoseria che fa diventare il calcio una cosa importante”
Lo striscione gigantesco srotolato dai tifosi dell’Inter ieri sera nel pre-partita di Inter-Napoli rappresenta la sintesi più appropriata per una brutta pagina per il calcio, l’ennesima, quella vissuta oggi pomeriggio allo Stadio Collana di Napoli, dove si è tenuto l’incontro tra Turris e Puteolana, valevole per la trentatreesima giornata del Girone H di Serie D, penultima prima del termine della regular season. Vi starete chiedendo come mai una squadra di Torre del Greco ed una di Pozzuoli si siano sfidate in un impianto napoletano. La Turris di Moxedano in seguito all’aggressione subita dai calciatori lo scorso 15 aprile ad opera di quattro pseudo-tifosi che li avevano costretti ad abbandonare il campo con le cattive, minacciandoli con cinture ed oggetti contundenti, ha deciso di non salutare il pubblico del “Liguori” di Torre del Greco e di giocare l’ultima partita del girone lontana dal proprio stadio. Una decisione particolare, discutibile, che arriva al termine di una stagione afflitta da mille vicissitudini che hanno attanagliato l’ambiente corallino, che non ha mai apprezzato il lavoro del presidente Moxedano e la sua società, sempre criticata e contestata. E pensare che la Turris è terza e che fino a due domeniche fa lottava per la promozione diretta alla Lega Pro unica con Matera e Taranto, dopo ben sei vittorie consecutive. Il pareggio di oggi con la Puteolana Internapoli e quello di domenica scorsa contro il San Severo hanno reso impossibile l’ipotesi, ma da oggi i corallini sono matematicamente qualificati per i playoff. Ma nonostante ciò, sembra che la stagione sia da buttar via, il sogno di promozione diretta è stato probabilmente spezzato dall’imbecillità di quattro tifosi. La tifoseria corallina si rese anche protagonista di un episodio singolare, che ricalcò le orme di quello di Genova, quando il 5 marzo al termine di una partita pareggiata in terra lucana, a Policoro, per 1-1 contro il Real Metapontino chiese ai propri calciatori le magliette, in quanto non erano degni di indossarle. Da quel momento in poi i corallini hanno giocato con la seconda maglia, biancoverde, lasciando gli storici colori biancorossi. Una stagione a dir poco tribolata…
PORTE CHIUSE – In un pomeriggio di vento e pioggia non solo la squadra di Torre del Greco ha giocato lontana dal suo stadio, ma i suoi tifosi non hanno nemmeno potuto seguirla, dato che gli spalti del “Collana” sono inagibili e la prefettura solo ieri ha dato l’ufficialità delle porte chiuse. Oltre al danno, la beffa, sia per i tifosi corallini che per quelli della Puteolana, che avrebbe avuto bisogno del sostegno del suo pubblico per conquistare punti vitali in vista dei playout. Ma il malcostume tutto italiano di vietare gli stadi ai tifosi ha vinto ancora una volta, mentre il calcio ha ottenuto una nuova, dura sconfitta. Sconfitta pesante anche e soprattutto per il movimento campano, che tra mille problemi e una grave crisi economica ha negato ai tifosi di Turris e Puteolana la gioia di poter assistere ad un derby storico e fondamentale ai fini della classifica, in un impianto che ha fatto la storia del calcio in Campania, che ha visto giocare il Napoli e la gloriosa Internapoli, la seconda compagine campana, il cui titolo appartiene proprio alla Puteolana del presidente Di Marino, che due anni fa ha spostato la squadra dal “Kennedy” al “Conte” di Arco Felice.
LA PARTITA – Sul terreno disastrato del Collana, altro gravissimo problema che affligge i campi del Sud, ma in particolare quelli campani, spesso in mano ad amministrazioni comunali superficiali o povere, le due squadre si sono date battaglia. La partita l’ha fatta la Turris, che da squadra favorita e con maggior tasso tecnico ha mantenuto il pallino del gioco: nel primo tempo ha avuto le migliori occasioni con il palo di Moxedano al 5′ e la bella percussione di Amendola al 45′, nonostante un sostanziale equilibrio, mentre nella ripresa la partita si è aperta e sono arrivate occasioni da una parte e dall’altra sotto il diluvio vomerese. Al 61′ ancora un legno per i corallini con Amendola, al 73′ Manco porta clamorosamente in vantaggio i granata puteolani, ma al minuto 77 li riacciuffa Croce. Nel finale vengono espulsi Iovinella prima, Pignalosa poi, si termina in 10 contro 10 e all’ultimo respiro Croce si divora il gol del 2-1 per la Turris, che avrebbe alimentato le speranze di promozione diretta. Playoff per la Turris, la Puteolana dovrà sudarsi la salvezza domenica prossima ad Arco Felice contro il Brindisi.
Ecco il tabellino:
TURRIS: Liccardo, Accardo (29′ Bisogno), Iovinella, Lucchese, Allocca, Mannone, Amendola (79′ Amato), Manzo (74′ Cortese), Croce, Corsale, Moxedano.Panchina: Franza, Postorino, Morabito, Scognamiglio P. , Lacheheb, Mansour. All. : Pensabene.
PUTEOLANA: Despucches, Esperimento, D´Ascia, Fioretti (86′ D´Auria), Carezza, Visciano, Manco, Scognamiglio V. , Foggia (76′ Loiacono), Siciliano, Pignalosa.Panchina: Mormile, Scognamiglio S. , Santaniello, Corrado, Capuano, Napolitano, Borriello. All. : Potenza.
ARBITRO: Giuliani di Teramo (Iannurato – Micaroni)
MARCATORI: 73´ Manco (P), 78´ Croce (T)
AMMONITI: Fioretti (P), Foggia (P), D´Auria (P), Despucches (P)
ESPULSI: Iovinella (T) all´85´ e Pignalosa (P) al 90´, entrambi per doppia ammonizione.
NOTE: giornata di pioggia. Si è giocato a porte chiuse. Terreno di gioco in pessime condizioni. Angoli 7-6. Recuperi: 3´ p.t. ; 5´+1´ s.t.
A cura di Dario Gambardella.
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