NAPOLI – E poi, alla fine, il turn-over lo decide (inconsapevolmente) Massa di Imperia, che sventola gialli (non sempre opportuni), che dirige Napoli-Milan con senso pratico e comunque con sufficienza, che si sostituisce a Benitez e gli lancia una serie di messaggi da leggere: Inler squalificato, Callejon squalificato, Jorginho squalificato, ma vuoi vedere che con la Roma, dopo domani sera, è poi inutile cambiare?
PERCHE’ NO – E allora, ricapitolando: ci sono tre uomini (centrali nell’economia del gioco) che a Sassuolo saranno costretti a riposare, vuoi vedere che in Coppa Italia, dove era naturale prevedere la rotazione, si proceda secondo consuetudine? La considerazione d’una domenica che Benitez la trascorre pensando alla semifinale d’un mercoledì da sessantamila o giù di lì è inevitabile, meccanica, e induce a non ridisegnare più di tanto la squadra: rispetto alla formazione iniziale dell’abbuffata dell’alto giorno, può sicuramente scaldarsi Callejon, ritenuto inamovibile e mandato in panchina per farlo rifiatare, ma può darsi che possano restare al proprio posto anche i due mediani – con licenza di creare – che hanno trovato la chimica giusta.
PERCHE’ SI’ – Ma poi si potrebbe derogare: perché con la Roma, ch’è capace di ripartire, che sa fare densità nel mezzo, dove ha già superiorità numerica concessa dal sistema, potrebbe tornare utile, eccome, un interditore modello-Behrami, uno che vada a far pressing sul portatore, che rincorra chiunque, che insomma consenta di stringere le linee e di non permettere all’avversario di poter disporre dell’uomo in più. Ipotesi che ha un senso, che resiste nelle riflessioni, che verrà tenuta in piedi sino alla vigilia.
PERCHE’ NI – Poi ci sono altre varie certezze e due dubbi: a destra e a sinistra, in difesa, rigiocano Maggio e Ghoulam; non ce ne sono altri a disposizione e non è possibile consentire al fluidificante della Nazionale di rifiatare; e l’algerino è appena entrato (proprio all’Olimpico) e sembra già naturalmente introdotto in un sistema che gli va benissimo. In mezzo, davanti a Reina, restano altissime le quotazioni di Fernandez ed Albiol, nonostante il «solito» errore: ma Benitez crede nell’argentino e nello spagnolo e poi, non è teoria, i difensori centrali sono quelli che percorrono meno chilometri nel corso d’una gara.
PERCHE’? – Si possa sospettare che si proceda con il ballottaggio tra le linee e spiegato rapidamente: c’è abbondanza di talento, c’è versatilità negli interpreti, c’è stato (di recente) un uso alternato delle energie. Le indicazioni del campo suggerisco Callejon a destra, Hamsik in mezzo e Mertens a sinistra, con Insigne e Pandev «sacrificati». E le ragioni sono racchiuse nella condizione dei singoli: quella dello spagnolo è rilevante e la panchina di sabato è servita per consentirgli di recuperare (dunque, l’uomo per la coppa è lui…); quella dello slovacco è incoraggiante e, dopo aver resistito alle perplessità emerse all’Olimpico, Benitez non rinuncerà ora alle capacità del suo capitano; e Mertens, tanto per ribadirlo, è personaggio-chiave nell’allineamento del centrocampo, avendo come Insigne buona corsa all’indietro ma probabilmente garantendo maggior potenza nel ribaltamento. E Higuain, manco a dirlo, è la stella da cui farsi illuminare. Il turn-over si farà a Reggio Emilia…
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro