E’ l’ora della concordia e dell’unione, del silenzio come prologo ai fatti. Il Napoli vuole reagire, furente nell’amarezza di un provvedimento troppo severo nei confronti di Higuain e motivato dal desiderio e dalla necessità di tornare subito al successo. Per non darla vinta alla Juventus e dimostrare alla Roma che lo scivolone di Udine è stato un caso e che il secondo posto invece non lo è, bensì è il frutto di un gruppo consolidato e competitivo anche oltre il Pipita. Concentrazione e condivisione, che si sostanzia con la vicinanza di chi vuole il bene della squadra. Magari non succede, però si vocifera che nel ritiro del Napoli possa arrivare il presidente De Laurentiis (di rientro ieri dalla vacanza alle Maldive) forse domani se non stasera. E’ una decisione che il patron prenderà solo all’ultimo momento, per evitare di dare troppo peso ad un momento particolare, ma non per questo critico. Con lo stesso spirito, 45mila spettatori affolleranno il San Paolo domenica alle 15 contro il Verona, come se fosse uno scontro di vertice, come se fosse la sfida decisiva per ognuno degli obiettivi in ballo
Fonte: Tuttosport
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