I sorrisi freschi di Rugani e Trotta, esordienti goleador, si sciolgono nella lucidità di Gigi Di Biagio, che al ritorno da Lurgan è andato subito a guardare i risultati degli altri gironi. Secondo i complicati giochi del regolamento, l’Under 21 avrebbe potuto raggiungere quota 16 e qualificarsi per i playoff dell’Europeo, se solo la Serbia non avesse vinto in Belgio. Adesso invece è costretta a vincere tutte e due le partite che restano, una delle quali proprio contro la Serbia, e arrivare a 18 per essere al sicuro. Fermandosi a 16 (pareggio contro i serbi e vittoria contro Cipro, o viceversa) rischierebbe di essere la migliore, ma delle terze. Con conseguente eliminazione.
OTTIMISMO – E’ una realtà che comunque non può offuscare i meriti di questo allenatore e di questo gruppo completamente rinnovato. Con sei debuttanti, a cui si devono aggiungere i subentrati Trotta e Dezi, la giovane Italia ha vinto una partita complicata in Irlanda del Nord, su un campo terrificante, e ha tenuto accesa la lampadina che porta fuori dal tunnel. A settembre non sarà facile battere la Serbia, che probabilmente farà giocare come nella partita d’andata i ragazzi della nazionale maggiore, a cominciare dal terribile Mitrovic che ha segnato una doppietta in Belgio. Ma con il recupero psicologico di Berardi, la crescita di alcuni talenti come Rugani, Romagnoli e Murru, e il rientro dei tanti assenti, dal capitano Bianchetti a Baselli, senza dimenticare il centravanti titolare che è Belotti, l’Italia ha il diritto di sperare.
RISPOSTE – Intanto, Di Biagio ha notato i progressi confortanti dei suoi bimbetti. E se non stupiscono la personalità di Viviani o di Bardi, è piaciuto molto Marcello Trotta in attacco. Di proprietà del Fulham, adesso gioca in prestito al Brentford, nella terza serie inglese. Segna quasi un gol ogni due partite in Inghilterra (11 reti in 26 gare stagionali), non si è smentito a Lurgan quando ha messo al sicuro il risultato con un gioco di prestigio. E’ entrato lui, è cambiato l’equilibrio della sfida contro i nordirlandesi. Forse i club italiani dovrebbero dargli un’occhiata. «Mai dire mai – racconta Trotta – ma per ora mi godo il calcio inglese e l’Under 21. Sono contento del mio esordio penso di aver fatto il mio dovere» .
Fonte: Corriere dello Sport
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