Trombetti: “Secondo posto sempre più nostro”

E’ arrivata l’ora del big match. A San Siro si gioca Milan- Napoli. In palio il secondo posto in campionato. Eh già. Il secondo posto. In realtà la vigilia della partita è stata quasi soporifera. Priva di particolare agitazione. Senza emozioni. L’attesa è rimasta “artificiale”. La verità è che il secondo posto non emoziona quasi nessuno. Certamente ogni tifoso del Napoli spera che la squadra lo raggiunga. Ma nell’attesa della partita che potrebbe essere decisiva non si avverte frenesia. Non vi è pathos. Beh, diciamo la verità. Quando in palio é il primo posto in classifica l’attesa di uno scontro diretto diventa spasmodica. Tra i tifosi non si parla d’altro per intere settimane. E l’avvicinarsi dell’evento fa salire la tensione istante dopo istante. In modo analogo l’ansia ti prende alla gola quando si gioca per la salvezza. Quando dal risultato di una partita può dipendere la permanenza in serie A. Tutto il resto… è noia. Questa è la verità. Almeno la mia verità. Il mio rapporto con questo incontro é stato dunque impalpabile sul piano della partecipazione emotiva. Un incontro come tanti, tra quelli di fine campionato. In un campionato che in vetta non ha ormai più nulla da dire. Il Napoli, dicono molti di quelli che la sanno più lunga di me sul calcio, non ha un organico con il quale possa competere per lo scudetto. Nonostante la forza di Cavani. La classe di Hamsik. E un terzo campione dal mix tra Pandev e Insigne. Anche il secondo posto ove raggiunto sarebbe pertanto un miracolo. Mazzarri ed i suoi giocatori hanno compiuto fino ad oggi una grande impresa. Essendo saldamente alle spalle di una Juventus troppo più forte per poterla impensierire. Altri, pochi invero, tra quelli che la sanno più lunga di me sul calcio, pensano diversamente. Pensano cioè che il campionato sia stato mediocre. E che pertanto il Napoli quest’anno abbia gettato alle ortiche un’occasione d’oro. Se non per vincerlo questo campionato, almeno per restare in corsa fino all’ultima giornata. Io la penso come questi ultimi. Il Napoli quest’anno ha perso una occasione. Di chi la colpa? Bah, difficile a dirsi. Forse serviva qualche acquisto in più. Magari un po’ di concentrazione in piú. Forse un pizzico di fortuna in più… Ma, insomma! Abbiamo tutti davanti agli occhi sette-otto punti gettati via in maniera sciatta. Comunque, ormai é andata. Ed è inutile piangere sul latte versato. Però io mi chiedo come si faccia ad emozionarsi per la partita di San Siro che può valere… soltanto il secondo posto. La guarderò. Figurati se me la perdo. Tiferò Napoli come sempre. Ci mancherebbe altro. Ma… ma l’emozione è un’altra cosa. Altre vigilie, altre emozioni corrono alla mente! E così comincia l’incontro… Inizio scoppiettante. Con De Sanctis in grande spolvero. Dopo una pausa in cui le squadre si affrontano sotto ritmo il Milan trova, con Flamini, un gran bel gol. E la partita si apre. Il Napoli non vuole perderla. Hamsik mette una palla al bacio per Pandev che, solo davanti ad Abbiati, pareggia. Il ritmo sale. Bella partita. Il Napoli ha una grande occasione. Cavani parte da par suo. Aggancia al volo. Ma il suo pallonetto non inganna il portiere rossonero. La ripresa inizia con il Napoli un po’ troppo chiuso. Il Milan che pressa. E gli azzurri che si affidano quasi esclusivamente ai tagli profondi di Cavani. Mazzarri si preoccupa. Così al ventesimo mette dentro Insigne per Pandev che ha “speso” i suoi minuti. E Armero per Hamsik che nemmeno ne ha più. Alla mezz’ora il Milan resta in dieci. Espulso Flamini per un fallo più brutto che cattivo. Bello il gesto del francese che chiede scusa prima di uscire. Il Napoli ha un paio di occasioni per vincere addirittura. Alla fine porta via un punto d’oro. Il secondo posto da sogno diventa sempre più realtà.