I tifosi del Napoli aspettano con ansia il fischio finale dell’arbitro di Roma-Napoli, ultima di campionato. Eppure qualunque sia il risultato, qualunque siano i risultati delle altre squadre nulla cambierà per la squadra azzurra. Ma l’ansia infatti non è legata all’esito del match. Bensì all’attesa di conoscere la soluzione di un giallo iniziato qualche mese fa. Stasera, dopo la partita, si dovrebbe… scoprire l’assassino. Spero di scriverne il nome in chiusura del pezzo. Il giallo è stato considerato a lungo un genere letterario secondario. Figlio di un dio minore. Ma oggi è accolto invece a pieno titolo nel salotto buono della letteratura. Edgar Allan Poe è universalmente riconosciuto come l’ideatore del genere giallo. La data di nascita del racconto giallo è idealmente fissata al 1841 quando egli pubblicò I delitti della rue Morgue. Dove compare l’investigatore Auguste Dupin, antesignano dei mitici investigatori che verranno. Sherlock Holmes, Hercule Poirot, miss Marple…. La struttura dl racconto giallo ha molte varianti. La più classica parte dalla descrizione di una atmosfera tranquilla. Che viene rotta da un evento improvviso. Un omicidio, un ferimento, un rapimento, un agguato, una rapina… Cominciano a tal punto le indagini. Sulle prime la situazione appare piena di equivoci, confusa. L’atmosfera carica di suspense. Poi il detective trova il bandolo della matassa e risolve il caso. Da poche settimane è uscito sul The Telegraph l’elenco dei 50 scrittori di gialli da leggere prima di morire. Ci sono tutti i grandi ovviamente. Agatha Christie, Conan Doyle, Georges Simenon, Raymond Chandler, Friedrich Dunrremmatt…. Quello che non potevo mai aspettarmi è di trovare tra gli autori da non perdere Walter Mazzarri. Lo hanno inserito perché quest’anno ha messo in scena un poliziesco perfetto. Il Napoli navigava in acque tranquille quando ecco l’evento improvviso. Il colpo di scena. Mazzarri rilascia la ormai celebre dichiarazione sibillina “forse l’anno prossimo prenderò un anno sabatico “. Cominciano a tal punto le indagini. Purtroppo senza Auguste Dupin a condurle. La situazione resta per mesi piena di equivoci, confusa. Va alla Roma, ha già un impegno con l’Inter, non sta bene in salute e si deve fermare… Non puoi incontrare un amico che ti racconta la vera verità. “Mi ha detto mia sorella che fa la spesa presso la stessa salumeria da cui si serve una vicina di casa del portiere di Mazzarri che …” . Insomma una sorta di Intrigo Internazionale. Casareccio però. Certamente senza il respiro del grande capolavoro di Alfred Hitchcock. Devo dire che a differenza dei gialli classici in questo caso il lettore (leggi tifoso osservatore) non ha elementi sufficienti per risalire con certezza alla verità. Mentre si legge su wikipedia “la tecnica base di un buon racconto poliziesco è quella di riuscire a mettere in moto tutta una serie di fatti ed osservazioni, tali da consentire al lettore, aspirante detective, di risolvere in proprio la vicenda. Il tecnico toscano insomma ha parzialmente innovato lo schema tradizionale. Nessun indizio, solo cortine fumogene per il lettore. Anche se tutti danno già per certa la sua partenza. Questa sera dopo la partita con la Roma, l’ultima del campionato dovremmo conoscere quindi la soluzione dell’enigma. Mazzarri va via. Mazzarri resta. Intanto la partita comincia. Ma è un piatto senza sale. L’incontro ha inevitabilmente il sapore della noiosa formalità. Pandev si infortuna subito. Entra El Kaddouri. Le marcature sono lente. I mordicaviglia non mordono. Insomma una gran noia. Cavani si mangia un goal e la Roma uno più grande. Di fatto uniche emozioni del primo tempo. Ogni tanto viene inquadrato Mazzarri. E mi dico. Capisco che tu possa desiderare di cambiare squadra. Ci sono mille motivi perché ciò accada. Ma perché costruire un giallo a tavolino? E se poi decidessi di restare (io mentre scrivo ci spero ancora) perché costruire un giallo a tavolino? Finisce il primo tempo. Nella ripresa dopo un minuto la Roma va in goal con un siluro dal limite di Marquinho. E diventa padrona del campo. Il Napoli giochicchia. Prende il secondo goal (comunque questo Rosati …). La partita si trascina stanca ed inutile quando Cavani scippa il goal numero 29. Arriva il fischio finale. E il giallo? Resta ancora insoluto. Si è fatto tardi. Non posso più aspettare, anche se chi mi sta leggendo è già informato sull’addio di Mazzarri, che ha salutato Napoli e i suoi tifosi poco dopo le 23 di ieri sera in diretta tv.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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