Il Direttore responsabile di IamNaples.it Ciro Troise è ospite di “Tifosi allo sbaraglio”, trasmissione televisiva in onda su Morgan TV e condotta dal collega Carmine D’Argenio. Ecco quanto evidenziato in seguito all’intervento di Troise:
L’occasione Giusta-“Nelle prossime domeniche si affronteranno due squadre che vivono un momento relativamente tranquillo, con i clivensi ben distanti dalla zona rossa ed il Napoli con un discreto vantaggio sulle inseguitrici; può essere l’occasione giusta per sbloccarsi, la vittoria manca dal 2 febbraio e la fase offensiva azzurra sta sentendo come non mai l’astinenza di Cavani: nelle ultime partite sono andati a segno un centrocampista, Inler, ed un difensore, Campagnaro.”
Un Conte sornione- “Conte parla di una situazione analoga a quella dell’anno scorso, dove il Milan perse lo scudetto e la sua Juve ne approfittò? In teoria ha ragione, ma la pratica è ahinoi ben lontana da queste parole: innanzi tutto il Napoli non è la Juventus dello scorso anno, ne tanto meno la Juventus di quest’anno è il Milan dello scorso anno; inoltre mi ricordo una situazione molto particolare, con un pallone entrato di quasi mezzo metro di Muntari che nessuno, della sestina arbitrare, riuscì a decretare per quello che era, una rete. Quell’episodio ha un pò cambiato il destino di quel campionato”
Metamorfosi e crescita esponenziale- “Il centrocampo azzurro? Rispetto allo scorso abbiamo perso Gargano, un uomo di grande quantità ma abbiamo un Behrami in più: credo che il ragazzo si sia rivelato fin’ora l’uomo migliore del campionato azzurro, forse anche più di Cavani. I gol dei centrocampisti? Quest’anno non sono stati pochissimi, con Inler che dalla distanza ha pescato spesso il jolly, Zuniga nella scorsa stagione ha trovato un paio di volte la via della rete ma non è un goleador, Maggio che non è stato incisivo come nelle ultime stagioni e Mesto che è stato all’altezza forse solo con il Genoa. Al Napoli sono mancati i gol delle seconde punte, con Pandev che ha fatto solo due gol ed è palesemente fuori forma e Insigne che, pur giocando molto meno di lui, ha segnato quattro reti. Il suo rendimento non è quello di Foggia o Pescara dato che, con Zeman, Lorenzo era abituato a fare un altro tipo di calcio, che premiava le sue caratteristiche: lui è un brevilineo, come Giovinco o Miccoli, e se gli viene chiesto di arretrare il suo raggio d’azione e sacrificarsi anche in fase di ripiego, ne risente in lucidità e quindi in qualità. Ad Udine gli ho visto spesso fare l’esterno basso e prendersi il pallone sul centro-sinistra direttamente da Britos.”
Juve-Napoli: sfida infinita– “Le differenze tra noi e la Juventus? Non tanto i gol subiti: più o meno siamo lì, ma i gol segnati fanno la differenza. I bianconeri sono una fabbrica da gol e sono aiutati dall’ottimo feeling con la rete dei centrocampisti. Come ogni partenopeo spero che possano perdere dei punti, ma io direi di guardare in casa nostra più che in casa loro: c’è il Milan a distanza di cinque punti e credo che l’obiettivo primario debba essere quello di evitare i preliminari Champions. Anche un terzo posto non sarebbe di sicuro da buttare, ma affrontare i preliminari ad Agosto può avere i suoi contro; vorrei inoltre ricordare che, nel caso, Cavani non sarebbe disponibile per la gara d’andata, essendo stato ammonito da diffidato nell’ultima sfida europea col Plzen.”
Conte- Mazzarri: le differenze– “Sfida Conte- Mazzarri come miglior tecnico italiano? Credo che lo juventino sia in vantaggio, per un semplice dettaglio: lui riesce ad usare i cosiddetti “doppi ruoli”, mentre il nostro tecnico rimane sempre attaccato a quei 13-14 giocatori. A gennaio aveva detto il contrario, che con Armero, Calaiò, Rolando e Radosevic sarebbe riuscito ad ampliare la rosa, ma poi, tranne un pò Armero, questi nuovi acquisti hanno avuto poche chances di giocare. Calaiò è stato preso per coprire il ruolo di Lucarelli di qualche stagione fa: uno che riesca a fare spogliatoio, accettando l’egemonia di Cavani in attacco senza lamentarsi. Rolando? Grande esperienza europea, uno che ha vinto molto, ma che non gioca praticamente da Agosto: sarà interessante capire se lo vedremo all’opera contro il Chievo, visto che dovrebbe sostituire lo squalificato Cannavaro. Lavezzi? La sua assenza, dato che parliamo di un grandissimo, s’è fatta sentire, ma credo che la sua cessione sia stata giusta dal punto di vista economico: cederlo a quella cifra a quell’età è stato un affare per le casse azzurre. Sono molto curioso di vedere, un domani, esprimersi i vari Fernandez o Vargas con un tecnico diverso da Mazzarri: questa è un pò la croce/delizia del tecnico toscano, se rientri nella cerchia dei suoi eletti, riesci ad avere rendimenti ad altissimo livello, ma se sei out è molto difficile fargli cambiare idea. Il calcio di Mazzarri è un calcio ad alto ritmo: tutti devono dare il massimo. Con questo non sto dicendo che il mister non sia tra i migliori del nostro campionato, con Allegri e Conte: come loro ha grandi doti tattiche e caratteriali ed uno spirito vincente.”
Matador a digiuno– “Cavani spento con la Juve? Non lo so: partiamo dal presupposto che è stato marcato da uno come Chiellini che l’ha esasperato. Una tirata di capelli come quella non la si vede nemmeno in Prima Categoria, sui campi polverosi. Credo che l’arbitro non abbia notato nè il gesto del difensore bianconero nè la reazione poi del Matador: per onestà intellettuale dobbiamo ammettere che anche la gomitata di Cavani era da rosso.”
Lente d’ingrandimento sulla rosa azzurra– “La prestazione di Britos prima dell’infortunio? Insufficiente: la svolta tattica in seguito alla sua uscita dal campo l’auspicavamo già da un pò in Tribuna Stampa. La Juve nel primo tempo poteva concludere con uno scarto anche corposo: non avrebbe rubato nulla nel caso. Per fortuna il gol di Inler e i cambiamenti tattici hanno fatto la differenza e nei secondi 45′ credo che il Napoli avrebbe potuto raccogliere di più. Magari la Juventus ha anche fatto qualche calcolo, non pigiando troppo il piede l’acceleratore: nella ripresa non hanno creato chissà quali grattacapi e anzi, l’occasione clamorosa di Dzemaili chiede ancora giustizia. Dove abbiamo sofferto di più nel primo tempo? Per vie centrali, vedi le occasioni di Vucinic. Solo l’occasione del gol di Chiellini è arrivato dalle fasce laterali, con uno dei magici cross liftati e precisi di Andrea Pirlo. Behrami come Pazienza? Bisogna fare chiarezza: il Napoli è cambiato tatticamente ad inizio stagione, puntando meno sull’esplosività e più sull’acume e la compattezza tattica, basti vedere la voce gol subiti rispetto allo scorso anno, fattore Champions permettendo. Behrami blocca l’avversario con un mordente molto superiore a quello di Pazienza, un giocatore molto scolastico ma non della sua forza. Inler, nonostante non sia sempre sugli scudi, è l’unico uomo di qualità: molto più di Dzemaili, Gargano, Pazienza e dello stesso Behrami. Dzemaili? Il calcio è una cosa molto complessa, per quanto comune. Il ragazzo è un giocatore di buone qualità, ma non è un centrocampista come lo intende Mazzarri: non ha la fase difensiva dell’interditore ne i ritmi di gioco del metronomo, sarebbe un buon vice Hamsik. Stesso discorso lo possiamo forse fare con Fernandez, uno dalle buone qualità che tuttavia non ha avuto fortuna in azzurro perché queste non si sposavano col modo di intendere calcio del nostro allenatore. Mi spiego: l’ormai difensore del Getafe è un colosso, fortissimo di testa ma molto lento: in poche parole è più adatto ad una difesa a “4” che a “3”; di qui i suoi problemi.”
Lode a Campagnaro– “Purtroppo perderemo un grande difensore come Campagnaro che, nonostante sia praticamente già venduto, sta dimostrando, oltre alle qualità in campo cui da sempre siamo abituati, un grandissimo attaccamento alla maglia. Chi sarà il suo sostituto in rosa? Diakitè, dalle parole del suo agente sembra che non ci siano dubbi a riguardo.”
La Redazione
M.P.
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