Il direttore di IamNaples.it Ciro Troise è intervenuto nel corso della trasmissione In Casa Napoli, in onda su +N, canale 17 del digitale terrestre. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Il Napoli è una società che si autofinanzia e questa è la premessa, però c’è qualcosa che non va in questo momento, è inutile che ci prendiamo in giro. Benitez è un allenatore manager che costruisce le squadre e se lui non da garanzie di voler continuare il progetto è probabile che De Laurentiis abbia preferito non investire in calciatori con ingaggi esosi e conservare il tesoretto che comunque il Napoli ha. Il mercato lo fa chi tira fuori il denaro e così avviene anche nel Napoli, non si muove nulla senza l’ultima parola di De Laurentiis, è questo il motivo per cui il mercato degli azzurri è lento, a tutti gli effetti Bigon è un intermediario, non ha potere decisionale, incontra dirigenti e procuratori, prende una bozza di accordo ma poi l’ultima parola spetta comunque al presidente, se si vuole lottare per certi traguardi questa politica è sbagliata e va cambiata. Il Napoli ha costruito il suo progetto fino a questo momento su due cose: cessioni eccellenti e risultati sportivi. IL club deve trovare nuove strade, la valorizzazione del settore giovanile ad esempio ma in 10 anni è stato portato solo un calciatore in pianta stabile in prima squadra, Lorenzo Insigne, oppure lo stadio di proprietà. La sensazione però è che si viva di anno in anno senza una programmazione a lungo termine ma basando tutto sulle scelte del tecnico del caso, con Mazzarri si è avuta la fortuna di avere un allenatore che ha saputo valorizzare al massimo il materiale umano a disposizione, Benitez ha fatto bene lo scorso anno ma sta dando segnali di voler interrompere questo percorso. Se ragioniamo sul bacino d’utenza il Napoli in relazione agli abbonamenti sottoscritti in questa stagione è all’ultimo posto e questo dato deve far riflettere, nei tifosi c’è un senso di insoddisfazione e perplessità generale. Oggi il presidente non può rimangiarsi le parole sullo scudetto perché sarebbe una caduta d’immagine, lui scarica le sue responsabilità sugli altri, come ha fatto con Mazzarri in passato e come sta facendo con Benitez oggi, si sta creando una dinamica pericolosa dove l’unico responsabile sembra essere il tecnico spagnolo andando poi a nascondere le mancanze societarie che non permettono l’arrivo di calciatori di un certo tipo di target che ti fanno fare il salto di qualità. Le scelte di Benitez a Bilbao una provocazione al presidente? Non credo, in quel momento è in discussione anche l’allenatore che si sta giocando il posto in Champions League ed è improbabile che possa aver pensato una cosa del genere, ne vale anche della sua reputazione ed era nel suo interesse vincere quella partita. Credo che Benitez stia temporeggiando sul rinnovo perchè non è soddisfatto da quello che la società gli propone, sia da un punto di vista tecnico che di strutture. Tornando alla squadra il Napoli non ha i ricambi giusti per i titolari. Su Hamsik? Nel 3-5-2 era abituato ad andare sempre in area con gli inserimenti, Reja lo soprannominò ‘la calamita’ perché era sempre capace di agguantare il pallone arrivando da dietro con le sue incursioni, con il 4-2-3-1 Benitez vuole che lo slovacco si abbassi per aiutare i due centrocampisti in fase di impostazione, l’esempio è il goal di Torino di Higuaìn all’ultimo minuto nello scorso anno nato proprio da un suo lancio, Marek però in questo momento sta trovando delle difficoltà, se riuscisse a sviluppare al meglio le richieste del tecnico potrebbe evolversi in senso positivo il gioco di tutta la squadra.”
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