Il direttore responsabile di IamNaples.it Ciro Troise è questa sera ospite de “Tribuna Sport”, programma in onda sulle reti di Televomero. Ecco quanto evidenziato in seguito al suo intervento:
“Mercato? Partiamo dall’argomento portiere. Reina era un leader ed un campione già completo, Rafael ha ampi margini di miglioramento e grande talento ma, ovviamente, qualcosa la si perde sotto questo aspetto. Diciamo che abbiamo perso Reina e preso Andujar e, con tutto il rispetto per l’ex portiere del Catania che è un buon giocatore, ovviamente non ne abbiamo guadagnato.”
La discussione vira poi sull’argomento scudetto, toccato più volte dal patron negli ultimi tempi:”De Laurentiis che parla di scudetto? Ovviamente ha esagerato. Non dico che l’abbia fatto in cattiva fede, ovviamente, ma quando ti accorgi di aver promesso un qualcosa che poi, a conti fatti, non puoi mantenere, è buona cosa chiedere scusa a chi di dovere. Corsi e ricorsi storici? Sì, il Napoli del primo scudetto perse analogamente col Tolosa, con niente meno che Maradona che sbagliò il rigore decisivo. Quest’anno, però, gli errori decisivi sono arrivati da giocatori decisamente meno importanti del più grande di tutti. Inoltre, scherzi a parte, quella squadra era la più forte della Serie A. Dove può arrivare il Napoli? Può giocarsi le prime posizioni, la coppa Italia, l’accesso Champions ma non credo assolutamente lo scudetto.”
“Il rapporto tra Benitez e De Laurentiis? – Continua Troise – Credo stia per volgere al termine. Ogni qualvolta il mister abbia parlato pubblicamente ha sempre rigirato il dito in due piaghe di questa società, il mercato, che a questo punto può definirsi scialbo, e la carenza delle strutture. C’è comunque da dire che il Bilbao era un avversario ampiamente alla nostra portata: il non accesso in Champions è quindi un fallimento di tutti. La prestazione? In casa, nonostante i deficit fisici e psicologici, abbiamo avuto almeno 4-5 palle gol.”
“Il calcio italiano? Se il Milan punta su un giocatore del vivaio e, una volta cresciuto, lo cede alla prima buon’offerta, allora il problema non è specifico, ma globale. Serve un cambio di mentalità. Bisogna puntare sui vivai, farne un eccellenza, è l’unico modo per risalire la china.”
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