Edinson Cavani è costato «appena» 7 milioni di euro in meno rispetto a Zlatan Ibrahimovic (ingaggio escluso) ma ora vale almeno venti milioni in più rispetto a quanto il Napoli lo ha pagato (o meglio valutato, il riscatto con il Palermo di Zamparini è fissato a 17 milioni). Per capire l’entità dell’affare messo a segno da De Laurentiis basta anche quest’altra cifra: ogni gol di Ibra il Terribile (che guadagna 12 milioni all’anno, contratti commerciali non considerati), costa al Milan 857mila euro. Pronti a fare una smorfia di soddisfazione pensando che le reti del Matador solo in campionato (sono 25) costano al presidente partenopeo 72mila euro? Come un discreto Suv, in pratica. Separati da tre punti in classifica, Milan e Napoli se la giocano pure sotto il profilo della convenienza.
E su questo, sotto la voce «affari d’oro», gli azzurri brindano e battono tutti. Ance calcolando i costi per i cartellini: il Milan ha pagato il 17enne Pato 22 milioni, e questa estate Ibra dal Barcellona 24 milioni (in quattro comode rate) e Robinho dal City 18 milioni (stessa formula). Totale: 64 milioni di investimento iniziale. Il club azzurro nel 2007, per avere Lavezzi dal San Lorenzo sborsò 7 milioni, al Brescia per Hamsik andarono 5,5 milioni e al Palermo, alla fine, più o meno 17 milioni. La somma fa 29,5. Praticamente molto meno della metà del tridente rossonero. Ricordate la metafora del patron Aurelio quando, dopo la gara con la Lazio, spiegò che «è facile sfamare quattro persone calando 200 chili di bucatini e mettendo sul fuoco 50 chili di pomodorini»? Ebbene, pagandoli quasi 4 volte di più, i rossoneri hanno un tridente (Ibra-Pato-Robinho) che ha segnato più o meno gli stessi gol di quello low-cost del Napoli. In soldoni: quei tre del Milan costano d’ingaggio 19,5 milioni di euro (12 lo svedese, 2,5 il Papero e 5 l’altro brasiliano) per 38 gol realizzati (sui 56 complessivi). Insomma, ogni rete del terzetto costa a Galliani 513 mila euro. E il Napoli? Cavani (1,8 milioni di stipendio per 25 gol), Lavezzi (2 milioni e 6 gol) e Hamsik (1,5 milioni e 10 gol) hanno segnato 41 reti (su 52 totali) per una resa da 129mila euro a realizzazione. Ora De Laurentiis è uno che sicuramente all’amico Berlusconi prima o poi farà notare il divario. Magari strofinandosi le mani, anche perché sarà un modo per sottolineare la sua bravura. La sfida scudetto è soprattutto un duello tra marcatori. Pure se per le prossime tre partite non ci sarà l’irascibile Mister Scudetto, è in attacco che si decide il campionato con il Napoli che punta su Cavani in questa sua stagione di grazia, nella quale segna gol di ogni risma e di ogni foggia. Il Milan punta ora su Robinho e poi sul Papero che quest’anno segna una rete ogni 104 minuti (recuperi compresi) e si conferma il più continuo degli attaccanti a disposizione di Allegri. Da un po’ di settimane a questa parte è titolare (e la love story con Barbara Berlusconi non c’entra) e la sua media lo rende praticamente un extraterrestre. Meglio, sotto questo aspetto anche di Cavani che fa gol ogni 108 minuti (ma guadagna circa 700mila euro in meno). E i compagni di avventura dell’uruguaiano? Il Pocho segna ogni 392 minuti e Marek ogni 266. Certo, sembrano i conti della lavandaia. Magari qualcuno storcerà il naso ma danno il senso dell’impresa, unica, quasi sensazionale del Napoli di Mazzarri.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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