Dopo le accuse arrivano il dietrofront e la mano tesa. Con una lunga telefonata Aurelio De Laurentiis e Luigi de Magistris si lasciano alle spalle il litigio scoppiato sullo stadio di Ponticelli. A raccontarlo è lo stesso patron del Napoli: «Ho avuto una conversazione chiarificatrice con il sindaco, nella quale ci siamo confrontati proprio su questo tema. Insieme abbiamo confermato il rapporto di grande lealtà e collaborazione tra la società e l’amministrazione». Poi chiarisce: «Le mie parole riguardo alla costruzione di un nuovo stadio non sono state estrapolate nell’ambito di un’intervista, bensì nel corso di una chiacchierata tra me e i tifosi».
Sugli interventi da mettere in campo De Laurentiis conferma la sua linea: «Ho comunque suggerito a de Magistris che la soluzione per me più gradita sarebbe la ristrutturazione del San Paolo. Voglio sottolineare, infine, che con le mie parole non ho mai voluto in alcun modo mettere in dubbio la trasparenza che caratterizza l’azione amministrativa del sindaco, soprattutto conoscendo la sua storia politica e personale». In serata, intervistato da Sky Sport 24, aggiunge: «Il San Paolo è storicamente la casa di Maradona. Il sindaco sa che, se troviamo l’accordo, sono pronto a metterci i soldi per fare del San Paolo una vera casa. Dobbiamo anzitutto togliere quella malefica copertura costruita per i Mondiali del ’90 e i cinesi sono pronti a smantellarla, prendersela e portarla via. Poi bisogna abbassare il campo di gioco e creare altri 30mila posti: per me ci vorrebbero due anni, continuando a giocare a Napoli, approfittando delle pause estive. Con il Comune si può trovare un accordo per la gestione per 99 anni o per comprarlo».
Riparte così il dialogo tra Comune e club dopo giorni di polemiche e fibrillazioni. Archiviate le incomprensioni, a Palazzo San Giacomo si lavora senza sosta per tagliare il traguardo. Mancano ormai due mesi e mezzo alla scadenza dei termini per la procedura di evidenza pubblica: si analizzeranno quindi le offerte e si tireranno le somme. Il centrodestra, però, va all’attacco. Il capo dell’opposizione in consiglio comunale, Gianni Lettieri, annuncia che chiederà «la convocazione urgente di una seduta monotematica sulla questione. De Laurentiis ha piena ragione sulle modalità da seguire per la costruzione dello stadio e su chi lo debba realizzare. De Magistris, invece, la deve smettere di fare il pesce in barile e di essere evasivo e demagogico». Il commissario regionale del Pdl Nitto Francesco Palma attacca: «Ho l’impressione che l’amore di de Magistris per il Calcio Napoli c’entri poco con la costruzione dello stadio così come nulla c’entra il furore ideologico nell’opposizione al termovalorizzatore nella stessa zona. Non resta che attendere. Mi auguro, infatti, che gli organi competenti, con lo stesso impegno che li caratterizza in minori questioni che riguardano altri amministratori, vorranno fare rapidamente la doverosa chiarezza». Un auspicio condiviso dal consigliere comunale Marco Mansueto. E il deputato Amedeo Laboccetta annuncia: «Presenterò un’interrogazione». Al Pdl risponde l’assessore all’Urbanistica Luigi De Falco: «L’amministrazione comunale non instaura rapporti privilegiati con nessuno. Assegneremo la prevalenza nella scelta al progetto che più assicurerà la maggiore integrazione con la realtà nella quale dovrà inserirsi lo stadio. Senza privilegiare nessun imprenditore o amico, come qualcuno vorrebbe far credere, ma nel rigoroso rispetto delle procedure».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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