La Coppa Italia e il Napoli, una storia d’amore (con successi e delusioni come si conviene in un rapporto duraturo) cementata dai record. Con un inizio davvero trionfale, datato 1961-62, esattamente cinquant’anni fa. Il Napoli del presidente Cuomo è in serie B, appena retrocesso. Lo guida l’ex centrocampista azzurro Fioravante Baldi. Ma le cose vanno male e allora la squadra viene affidata a Bruno Pesaola: il Petisso, vecchia gloria azzurra in campo, ha carisma anche da tecnico. Ronzon, Mariani, il giovane cetrocampista Gigi Simoni (che poi ritroveremo come tecnico del Napoli) danno la scossa. In campionato ma anche in Coppa Italia. E la stagione si concluse nel miglior modo possibile: secondo posto e immediato ritorno in A, ma anche la conquista del primo trofeo nella storia del club: la Coppa Italia. Ed ecco il primo record: il Napoli è rimasta in cinquant’anni l’unica squadra di serie B ad essere mai riuscita nell’impresa. In finale gli azzurri sconfissero 2-1 la Spal. Il Napoli passò subito in vantaggio con Corelli al 12’, la Spal pareggiò al 15’ con Micheli ma Ronzon al 79’ siglò il definitivo vantaggio partenopeo.
La conquista della seconda Coppa Italia nella stagione 1975-76, presidente Corrado Ferlaino. È il Napoli di Beppe Savoldi, acquistato l’anno prima per l’allora stratosferica cifra di due miliardi. Un campionato un po’ deludente, dopo il secondo posto dell’anno prima che aveva fatto sognare i tifosi, con alterne vicende anche in panchina con l’addio di Vinicio sostituito da Rivellino e Delfrati. Ma quel Napoli, alla fine quinto in campionato, riuscì a chiudere la stagione con un successo quasi insperato, ovvero la vittoria in Coppa Italia. Gli azzurri stavolta battono in finale 4 a 0 all’Olimpico il Verona al termine di una partita che cambia volto in tre minuti nella ripresa dal 76’ al 79’. Il Napoli passa in vantaggio per un’autorete di Ginulfi, due minuti dopo raddoppia Braglia, quindi Savoldi prima segna la terza rete al 79’ poi chiude definitivamente i conti all’86′.
Devono passare ancora più di dieci anni per la terza conquista del trofeo tricolore. E questa è una di quelle vittorie che non si possono dimenticare. Una conquista da record. E che record. È la stagione 1986-87 e naturalmente il pensiero di tutti i tifosi napoletani va al primo scudetto della storia azzurra. Ma quella magnifica squadra riuscì anche nell’impresa di conquistare la Coppa Italia vincendo tutte le partite (tredici), comprese le due finali disputate contro l’Atalanta: 3-0 all’andata con gol di Renica, Muro e Bagni) e 0-1 al ritorno con rete di Giordano. L’accoppiata scudetto/coppa era un’impresa che fino a quel momento era riuscita solo al Grande Torino e alla Juventus. Grazie a quel record, il Napoli ha poi potuto conquistare un altro primato che resterà probabilmente nella storia della Coppa Italia: il maggior numero di partite vinte consecutivamente, ovvero 20: le due finali nel girone eliminatorio del 1985-86, da cui fu eliminato risultando terzo, le tredici nella stagione 1986-87 e le prime cinque della stagione 1987-88.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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