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Tremila tifosi azzurri, una passione sconfinata

Molti a tifare Napoli son venuti anche da Monaco di Baviera

Quanti erano? Ma che importa: perché c’erano e pure stavolta parevano tanti e son venuti dal Sud e ovviamente anche dal Nord, sono partiti da Napoli o da Bologna e Parma, dalla vicina Legnago e anche dalla più distante Monaco di Baviera: duemila o anche tre, con la curva che ha cominciato a prendere forma già intorno alle 13,30 – un´ora e mezza prima che cominciasse la sfida – e poi l´hanno dipinta d’azzurro. La Napoli che vive di calcio non s’è sottratta neanche a questa trasferta, ci ha creduto ed ha dato voce alla speranza, s´è messa in viaggio con un giorno d´anticipo o anche nel mattino d´una domenica primaverile, il sole che bacia l’Adige e piazza Erbe presa d’assalto, per dare un’occhiata al balcone di Giulietta. Ma c’erano da Udine, da Tarvisio, chiaramente da Milano, dal neonato club sorto a Malpensa: un volo con la fantasia, per credere che sino al diciannove maggio ci sia qualcosa da dare, qualcosa da dire e infine un traguardo da conquistare. Accolti da una pioggia battente, per chi era arrivato qui sabato, alla partita contro il Chievo ha fatto da contorno una splendida giornata di sole. Guastata soltanto dal risultato, che sul campo di Verona si è nuovamente rivelato avverso al Napoli. E’ solo il contorno, però, di quanto accaduto nell’insieme di un’altra trasferta vissuta da vicino. 

PASSIONE SCONFINATA – Le cifre, anche se ufficiose, sono da urlo. Alla fine si parlava di qualcosa come 15 mila presenze complessive al Bentegodi: un dato che rende l’idea di come si respirasse un clima davvero speciale. Quasi primaverile, tra l’altro, ma soprattutto legato alle possibilità di scudetto che il Napoli (almeno fino a ieri) poteva coltivare. Una passione per questi colori da esportare ovunque, in nome di quella squadra che ha saputo in ogni caso dimostrarsi competitiva per la vetta del campionato. E di certo non c’era bisogno che riscontrasse consensi nella trasferta veronese. Dove, al netto del clima percepito sugli spalti, è sembrato che a lungo fosse proprio il Napoli a giocare in casa. Una costante, soprattutto nel momento in cui il divario con l’avversario di turno è palese, a livello di seguito. Un tifo che per l’occasione ha occupato i due settori, nella Curva Nord dello stadio veronese, per un colpo d’occhio di tutto rispetto. Ma anche nella parte centrale non sono mancate le sciarpe azzurre, mischiate al pubblico di casa. Senza, per questo, creare il benché minimo problema. Bravi due volte, quindi, tirando le somme anche di una stagione che può concludersi tra mille incognite ma con una certezza. Che deriva dalla vicinanza del pubblico partenopeo, più che mai sensibile a mostrarsi il dodicesimo uomo in campo. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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