Cerca
Close this search box.

Trapattoni: “Sarri non ha nulla da invidiare ad Allegri. Napoli subito dopo Juve e Roma”

Mister Giovanni Trapattoni, storico allenatore della Juve negli anni 70, alla guida dell’Italia dal 2000 al 2004 e fino a 2 anni fa ct della Nazionale irlandese,  tecnico anche all’estero, specie in Germania al Bayern Monaco, allo Stoccarda e al Salisburgo, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino nella quale ha analizzato il campionato italiano spendendo belle parole per Sarri, del quale si dice ammiratore, vediamo perché:

Trap, proviamo ad abbozzare una griglia di partenza?
“In prima fila Juventus, Roma e Napoli. In  seconda la Lazio e le due milanesi”.

Perché il Napoli?
“Ha cambiato pochi giocatori, i big sono rimasti, la voglia di riscatto è  aumentata e l’allenatore   è un tipo che farà bene”.

Una speranza o una certezza?
“Sarri mi piace tantissimo.  Apprezzo De Laurentiis che ha avuto il coraggio di andarlo a prendere in provincia. Ogg i grandi club inseguono i nomi di prima fascia”.

Sarri è di seconda fascia?
“Assolutamente no. Per me vale quanto Allegri o Mancini. L’unica differenza è che arriva dall’Empoli”.

Davvero è uno dei suoi preferiti?
“Tra gli italiani ha poco da imparare dagli altri. Condivido buona parte delle sue teorie, il Napoli è la formazione che mi incuriosisce maggiormente”.

Perché?
“Perché se i giocatori fanno quello che dice Sarri, ci sarà da divertirsi dalle vostre parti”.

Passare da Empoli a Napoli significa vivere spogliatoi diversi: dai bravi ragazzi a uno fatto di campioni. Problemi in tal senso?
“Il grado di maturità e intelligenza dei calciatori e lo stimolo a seguire il tecnico faranno la differenza. A volte dicono di sì a tutto ma poi girano la faccia dall’altra parte. Io vincevo con Platini, Boniek, Tardelli, Cabrini e Rossi perché questa era gente che si metteva al servizio della squadra”.

Cosa deve fare Sarri?
“Mi sembra un tipo in grado di farsi rispettare. La sincerità è la prima cosa, la seconda è il dialogo. Io andavo a bussare alle camere dei miei giocatori anche a mezzanotte pur di parlare e di chiarire, se c’era da chiarire”.

Lavora molto sulla fase difensiva.
“E’ stato un peccato vedere il Napoli segnare tanto e subire tanto. E non lo dico soltanto io che passo per un difensivista. Sarri ha delle idee molto valide su come una squadra debba difendersi. E le idee, se sono buone, funzionano sia ad Empoli che a Napoli”.

L’ambiente parzialmente diffidente sarà un problema?
“Ho girato il mondo e raramente ho trovato una passione simile a quella dei napoletani. E’  vero, c’è pressione, così come a Roma”.

Il consiglio di Trapattoni?
“Il segreto di una squadra rinnovata sta tutto nelle prime partite. Molto dipenderà da cosa farà il  Napoli in fase di avvio”.

Proprio il tallone d’Achille di Sarri: all’inizio non fila mai come un razzo.
“Le prime cinque gare sulla carta non sono sfide impossibili. Bisogna vedere come reagirà il gruppo al lavoro delle ultime settimane. Quando la preparazione è pesante, meglio alleggerirei carichi e garantirsi una partenza sprint”.

E’ una ricetta che fa miracoli?
“Se Sarri riesce a far volare subito gli azzurri, dopo la squadra correrà a occhi chiusi. Non c’è spinta più forte dell’entusiasmo. A Napoli poi…”.

Come immagina il prossimo torneo?
“Senza lo strapotere della Juventus.  Prevedo molto equilibrio e incertezza rispetto alle ultime tre stagioni”.

Vuol dire che i bianconeri non sono i favoriti?
“C’è bisogno di una ventata di freschezza. Se a vincere non sono sempre i soliti, il nostro calcio può trarne soltanto benefici”.

Sta dicendo che il potere logora chi ce l’ha?
“Un po’ sì. Qualcosa la Juventus pagherà a livello di concentrazione dopo tre scudetti di fila. E’ inevitabile. E’ ovvio che loro vorranno vincere ma il calo di tensione prima o poi arriva”.

Chi ne approfitterà?
“Sulla carta la Roma si presenta come la principale antagonista.  Ed è quella che ha fatto il mercato migliore finora”.

E le due milanesi?
“Sono nel gruppone. L’inizio per l’Inter sarà fondamentale.  Il Milan ha preso la persona giusta, Mihajlovic sa come farlo giocare”.

A 75 anni va ancora acaccia di una panchina, vero Trap?
“Non lo so, vediamo. Il problema è che mi annoio a stare in casa dalla mattina alla sera”.

In attesa della giusta chiamata domani si piazzerà davanti alla tv?
“Sicuro, finalmente si riparte. Non vedo l’ora”.

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.