La Nocerina continua a farsi del male. Contro il Cittadella è arrivata la nona sconfitta casalinga, nonostante che per quasi tutta la ripresa la formazione rossanera abbia giocato in superiorità numerica per l’espulsione di Gasparetto entrato duro sulle gambe di Castaldo. La vittoria alla Nocerina manca dal 29 ottobre dello scorso anno (4-2 sulla Sampdoria). Da allora, 15 partite con un bilancio di dieci sconfitte e cinque pareggi. A guardare ancora i numeri c’è da aggiungere che i rossoneri hanno raggiunto tutti i record negativi del campionato: minor numero di vittorie (3), maggior numero di sconfitte (16), peggior difesa (51 gol subiti). Da brividi, poi, le cifre che riguardano le prestazioni al San Francesco: oltre alle nove sconfitte totali, una sola vittoria e 29 reti incassate. Insomma, difficile ipotizzare che in questa situazione ci sia uno spiraglio che possa portare la squadra verso la salvezza anche se la matematica tiene ancora in corsa la Nocerina.
Contro il Cittadella, ancora una volta, non hanno convinto le scelte di Auteri. La posizione di Figliomeni, nel trio iniziale difensivo, ad esempio, in molti non l’hanno compresa. L’ex Varese, fisicamente un longilineo, è stato costretto a vedersela con Maah, un piccoletto dotato di tecnica e velocità ma soprattutto di un repentino cambio di passo. Di difficile lettura anche le sostituzioni attuate nell’intervallo. L’esclusione di Laverone, l’unico dei rossoneri che nel primo tempo aveva conquistato la sufficienza, è stata incomprensibile così come il giocare a quattro in difesa anche quando il Cittadella è rimasto in dieci e ha lasciato in avanti il solo Di Carmine. Il gol della vittoria ospite è giunto al 10’ del primo tempo: contropiede di Schiavon, concretizzato da Di Roberto bravo ad anticipare uno sprovveduto Concetti e Rea. La ripresa è stato un confuso assalto rossonero al fortino granata con Cordaz bravo in almeno due occasioni e un tiro di Merino ribattuto sulla linea da Pellizzer. Ma alla fine a gioire al San Francesco è stato ancora una volta la squadra avversaria.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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