ULTIMO FLASH – Indimenticabile. E’ quello che corrisponde all’ultimo gol del Napoli in campionato, il secondo subito da una Juve annichilita, spossata soprattutto dalla batteria di zanzare-tigre. Che negli ultimi quindici minuti era quella composta da Callejon, Insigne e Mertens. Gran gol quello del fiammingo: Reina alla sua maniera, con le mani per 45 metri sui piedi di Pandev, lancio altrettanto perfetto per Dries, finta e stoccata sul secondo palo, con nell’ordine Marchisio, Lichtsteiner e Buffon a bocca aperta. Come si dice, il tutto da far scorrere sino alla noia nelle scuole di calcio. Eppure era reduce da una distorsione (Napoli-Fiorentina) ma, come un ercolino sempre in piedi, aveva recuperato a tempo di record. Ringraziando peraltro pubblicamente (con un tweet) lo staff medico subito dopo il match con la Juve.
EXPLOIT – Partito in sordina, il belga non s’è mai perso d’animo. Infatti, solo dopo il prenatalizio Cagliari-Napoli è riuscito a conquistare continuità e la stima incondizionata del tecnico. Cioè dopo aver fatto gol all’Inter a Fuorigrotta, ma soprattutto dopo (alla ripresa di gennaio) aver messo a segno una doppietta contro la Samp. Quello di sicuro il punto di svolta, ed anche inizio di un exploit che è ancora moneta sonante. Gol al Verona, al Livorno e quindi alla Juve, ma nel frattempo anche la griffe dell’Olimpico: andata di semifinale di Coppa Italia, momentaneo pareggio con la Roma. Ovvero scambio con Higuain e staffilata imparabile da centravanti. Agli 8 gol in azzurro (7 in campionato) fanno poi da pregevole contorno i 9 assist distribuiti un po’ in tutte le competizioni. Per ultimo quello nel ritorno del San Paolo, sempre con la Roma, beneficiario Jorginho. Cocktail esplosivo che vale appieno il pass per i Mondiali brasiliani.
ENTUSIASMO – Lo sprizza da tutti i pori e cresce di pari passo con i suoi exploit. Arrivato a Napoli come primo colpo di mercato, dal PSV (dove aveva fatto 20 gol e 25 assist) per circa dieci milioni ed un quinquennale, non aveva tardato ad ambientarsi. Già durante l’estate trovando irresistibile il fascino dei posti e dei sapori. Fra le gite a Capri, gli astici, i fiori di zucca a Marechiaro, la canoa nel golfo, il tandem a Mergellina, la casa panoramica a Posillipo, sempre con la sua Katrin e i due cagnolini. Un pot-pourri che adesso reputa irrinunciabile: «Napoli perfetta per me, anche se l’Italia non era la mia preferita (in Russia avrebbero fatto carte false, ndc)». E ancora, estimatore di Benitez, che aveva subito approvato il suo acquisto (ma piaceva anche a Mazzarri) : «Il miglior allenatore che abbia mai avuto». Detta alla Daniele, il feeling è ormai sicuro, e per Rafa ora più che mai sarà dura tenerlo fuori.
Fonte: Corriere dello Sport