Dieci è il numero perfetto. Certo, dodici sarebbe meglio ma dieci punti in quattro partite sono un obiettivo, non un sogno. Il Napoli fa i conti, quelli importanti, mentre cerca di non pensare ai conti terra terra degli infortuni, lievi e meno lievi, piovuti ieri a Castelvolturno come l’acqua che non ha dato tregua. Mazzarri ci crede, ci deve credere: come non potrebbe.
Dopo 13 giornate di campionato i numeri sono da sballo: terzo posto in classifica, Cavani re dei bomber, tridente migliore d’Italia, seconda squadra più prolifica del campionato, miglior team in trasferta. Di più non si potrebbe. Anzi sì, magari la qualificazione in Europa League, se il 2 dicembre il Napoli 2 riuscisse a non perdere in Olanda, per poi battere la Steaua al San Paolo due settimane dopo. Il campionato resta sovrano. La Champions è nel mirino e il denaro che arriverebbe dalla competizione regina d’Europa regala sorrisi fin da ora ad Aurelio De Laurentiis. E bisogna fare anche presto a centrare l’obiettivo, visto che la Germania dalla stagione 2011/2012 ci avrà tolto una formazione (e tanti soldini) nel conto totale.
La tabella è da dieci, nei desideri, nei punti e nei numeri. Vincere a Genoa, vincere sempre in casa, con Palermo e Lecce, vincere di notte, di giorno, di lunedì, di sabato. Magari iniziando con un pareggio (ma i tre punti sarebbero ben più graditi) nell’Udinese dell’ex avvelenato Denis. Dieci punti tondi tondi e nessun altro club potrà superare il Napoli della maturità e delle nuove goleade. Mazzarri sa di essere entrato nel periodo più delicato della stagione: si sa, dicembre è mese decisivo. Si capiscono gli obiettivi e i limiti delle squadre. Si capisce soprattutto quanto e come spendere al mercato di gennaio.
I rinforzi sono attesi, lo ha ribadito anche il Pocho Lavezzi, tra una foto in costume e tra belle donne. Lo ha detto con il solito garbo ma l’ha detto. Del resto, l’argentino supertatuato è in sintonia con De Laurentiis, che senza mezzi termini ha annunciato un colpaccio per gennaio. I nomi che si fanno sono quelli noti, con Ruiz dell’Espanyol che rappresenterebbe la rivincita invernale di un inseguimento di mercato, frustrante e fallito nell’estate scorsa. Poco altro, se è vero come è vero che soldi non se ne buttano in regime di fair play finanziario. Ma se il Napoli sotto l’albero regalerà ai tifosi il terzo posto e un altro po’ di cammino in Europa League, cosa accadrà davvero a gennaio? Meglio non pensarci. Unico obiettivo per Mazzarri è lo sprint di Natale: dieci in pagella e dieci punti in più in classifica.
La Redazione
f.c.
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