Il caldo asfissiante della Florida, l’aria condizionata di un Boeing, il tiepido inverno romano. Tre situazioni climatiche diverse in poche ore hanno alterato i bioritmi di Francesco Totti, che è stato messo all’angolo da un inizio di influenza: raffreddore, brividi, dolori ossei. La Roma è un po’ preoccupata, perché i malanni di stagione sono imprevedibili come ha dimostrato il tormentone Osvaldo. Ma i segnali sono incoraggianti. Zeman conta di recuperare il suo capitano e, a meno di febbre alta stamattina, lo porterà a Napoli. Di sicuro non sono giorni semplici per Totti, che è passato da un problema muscolare a una collezione di starnuti che ha condiviso con i figli a casa. Ieri ha lavorato solo in palestra, oggi la speranza è che possa partecipare all’allenamento di rifinitura.
Interessante la sua visione tutta brasiliana a tutta romanista del difensore ideale: «Sono un calciatore duro ma leale. Cerco sempre la palla. Così erano anche Zago, Aldair e più recentemente Juan, tre grandi».
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