C’è sempre lui al centro della Roma, anche con un principio di influenza che di certo non l’aiuta. Ma la faccia è tranquilla: espressione convinta e conciliante mentre attraversa il muro di tifosi che lo aspettano alle porte del treno per Napoli. «C’è solo un capitano…» il coro più amato e ripetuto, quello che sovrasta qualsiasi altro commento o espressione di stupore. La gente chiama Totti: «Francesco! Francesco!». Lui si concede, tra un autografo e una foto, però ha anche fretta di raggiungere l’albergo per riposarsi quanto più possibile in vista di una partita importante. All’ultima tappa di uno dei suoi migliori gironi di andata il numero dieci giallorosso arriva con un paio di problemini: l’affaticamento al flessore accusato ad Orlando che è ormai smaltito quasi del tutto e i sintomi del male di stagione che hanno fatto capolino tra giovedì notte e venerdì. Ma non basta, Totti non si ferma: stasera, di fronte all’idolo del San Paolo, Edinson Cavani, giocherà la sua diciottesima partita stagionale (la Roma ha saltato la gara di Cagliari vincendola a tavolino): sempre presente, spesso tra i migliori.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro