L’ex capitano della Roma, Francesco Totti, ha parlato ai microfoni di Radio Radio. Queste le sue parole riportate da vocegiallorossa.it: “La Juventus per me è sempre la squadra da battere perché sono forti come società, come gruppo e come tutto. Però quest’anno Inter e Napoli sono squadre molto agguerrite e che si sono rinforzate tantissimo e vedo un campionato diverso dagli altri anni. Per me le prime tre posizioni sono già fatte, poi tutto può succedere. Purtroppo si lotterà per il quarto posto. La realtà dei fatti è questa vedendo quello che è successo in questo pre-campionato. Io metterei come ordine Juventus e poi Napoli e Inter a pari merito”.
Napoli e Inter sono da Scudetto?
“Possono dare fastidio alla Juve fino alla fine, ma poi sappiamo tutti che quando c’è da spingere il pedale, la Juventus lo fa sempre al massimo. Vinceranno i bianconeri ma con più difficoltà”.
Andrà in Argentina a trovare De Rossi?
“Sì, lo andrò a trovare anche perché dovrò vedere un po’ di cose in Argentina. Ho la doppia cosa da fare: sia salutare un amico che vedere un po’ di cose sempre inerenti al calcio che ormai è la mia vita”.
Potrebbe andare a lavorare in Federazione?
“Sicuramente mi ha fatto piacere che le porte si siano aperte. Ho parlato con Mancini e Gravina. Tutti vorrebbero che andassi a lavorare con loro. In questo momento ho altri progetti in cui vorrei fare meglio”.
Come spiega il caso Icardi?
“Ognuno è libero di fare e pensare quello che vuole. Lui è legato alla moglie a 360° anche perché è il suo procuratore, prendono le decisioni insieme. Non posso metter bocca su niente perché non conosco le dinamiche”.
Come può un club cancellare la figura del proprio capitano?
“Sono decisioni che prendono la società. È la realtà dei fatti. Quando fai una cosa per 10 o 20 anni di seguito al top, di sicuro non lo dimentichi, mentre quello che dice lei va messo da parte. I giocatori fanno parte di una società e devono attenersi alle decisioni”.
Come vive la Roma quest’anno?
“Sicuramente diversamente da come l’avevo sempre vissuta. Vedere la partita davanti alla tv domenica mi ha fatto pensare, riflettere. È una mia decisione che continuo a rispettare. Da tifoso spero che la società possa fare qualcosa in più in questi giorni che mancano in modo tale che la Roma possa competere almeno per un posto in Champions League”.
Senza rinforzi in questi ultimi giorni difficile anche entrare in Champions League?
“Io spero di sbagliarmi. Quando sei nel mondo del calcio da 30 anni è difficile però sbagliare. Credo in molti la pensino come me. I tifosi sperano in una grande Roma e che possa tornare in Champions. È quello che si merita la gente e spero la società stia lavorando in questo senso”.
Un consiglio a Fonseca?
“Deve rimanere se stesso e non sentire cosa succede fuori. I tifosi sono dalla sua parte, lui ha fatto di tutto per venire qua e portare in alto la causa. Da quello che so io oltre a essere una grande persona è anche un grande allenatore con idee e principi giusti. Bisogna stargli vicino”.
Domenica sarà allo stadio per il derby?
“È più sì che noi, potrei esserci. Sto valutando. Certo sarebbe la prima volta che non andrò allo stadio a vedere il derby dal vivo. Anche da infortunato o squalificato ero sempre la. Questo mi fa pensare”.
Che Lazio si aspetta?
“È una Lazio temibile, quadrata e che Simone Inzaghi sa mettere in campo anche se la Roma sulla carta è più forte, ma poi conta il risultato”.
Il VAR?
“Ne ho parlato già abbastanza (ride, ndr). Rivedendo Fiorentina-Napoli mi viene da pensare che non serva. Se io dalla tv vedo che non è fallo, penso che dal VAR anche loro lo possano vedere altrimenti è inutile”.
Ha ripensato alla tua figura da qui ai prossimi anni?
“Io tornando alla conferenza ho detto che avevo avuto 3-4 proposte in Italia e in Europa, ma dovevo prendere tempo e decidere realmente. Ora ho riflettuto e sicuramente prenderò questa strada che nessuno sa, ma che tra poco svelerò. Sempre nel mondo del calcio”.
Ai tifosi della Roma cosa vuole dire?
“L’amore è reciproco e rimarrà sempre. Io sarò sempre al loro fianco anche se non sarò con loro sugli spalti”.
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