I club europei più importanti sono a conoscenza del fatto che l’Eredivisie sia uno dei più grandi vivai del vecchio continente. Si tratta di un campionato in cui i calciatori più giovani -olandesi e non- hanno la possibilità di mostrare le loro qualità e anche di sbagliare in tutta tranquillità. E’ chiaro che la qualità non è la stessa di quella delle squadre inglesi, spagnole o italiane, sebbene negli ultimi anni squadre come l’Ajax e il PSV abbiano venduto cara la pelle nelle coppe europee. Il rapporto tra l’Eredivisie e la Premier League è il più intenso di tutti: infatti, le società inglesi hanno investito quasi 479 milioni di euro negli ultimi dieci anni per accaparrarsi i migliori calciatori del campionato olandese. Ma non solo: alcuni di questi ottimi calciatori, usciti fuori ogni anno dalle varie scuole Ajax, PSV, AZ, Feyenoord e chi più ne ha più ne metta, sono arrivati anche in Italia. Basti pensare a Dries Mertens, Matthjis de Ligt, Hirving Lozano e Hans Hateboer.
Tuttavia, è il Tottenham la squadra che ha una vera e propria passione nell’acquistare calciatori dall’Eredivisie. Quello di Steven Bergwijn dal PSV, ufficializzato pochi giorni fa, è solo l’ultimo di un’interessante serie.
- 2012/13 Jan Vertonghen (Ajax): 12,5 mln
- 2013/14 Christian Eriksen (Ajax): 14,15 mln
- 2013/14 Nacer Chadli (Twente): 8,15 mln
- 2016/17 Vincent Janssen (AZ Alkmaar): 22 mln
- 2017/18 Davinson Sanchez (Ajax): 40 mln
- 2019/20 Steven Bergwijn (PSV): 30 mln
In totale, secondo i dati di Transfermarkt.it, sono circa 126 milioni di euro che sono andati dalle casse degli Spurs a quelle dei club olandesi. Chiaramente, il Tottenham -che ha risorse economiche esageratamente alte come tutti i club inglesi- non si pone particolari problemi nel compiere una spesa come quella fatta per Janssen, poi rivelatosi un flop e oggi emigrato nel Monterrey. A differenza di Napoli e Atalanta, che preferiscono prendere calciatori come Mertens (ai tempi non il calciatore di oggi), Hateboer e Gosens, tirandone fuori il massimo pur spendendo relativamente poco. Discorso diverso per Hirving Lozano, che a differenza del compagno di squadra belga è il calciatore più importante del Messico -un mercato molto redditizio- insieme al Chicharito Hernandez e al momento della vendita aveva già all’attivo un Mondiale e un Champions League giocata ad alti livelli con il PSV. In più, i prezzi gonfiati del mercato hanno fatto il resto.
E infatti, tornando a parlare di Tottenham, di anno in anno in Olanda come nel resto d’Europa, il prezzo dei calciatori è salito costantemente. Basti pensare che mentre nell’estate del 2013 gli Spurs sono stati capaci di assicurarsi Christian Eriksen per circa 14 milioni, gli stessi ne hanno spesi 40 per Davinson Sanchez solo qualche stagione dopo. Indubbiamente il club di Lewy ha monitorato tutti i talenti che sbocciavano in Eredivisie e ha provato ad assicurarsi quelli che riteneva essere i migliori o i più congeniali al progetto della società, capace di arrivare in finale di Champions League l’anno scorso. La strategia ha pagato? Complessivamente sì. L’unico vero acquisto sbagliato è stato Vincent Janssen, ma essendo un centravanti a nord di Londra si sono consolati con Harry Kane. E a posteriori, non è andata affatto male.
Nico Bastone
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