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Totò Schillaci: “Scudetto? Conterà l’esperienza. Juve più competitiva, Napoli spettacolare”

«Il distacco è minimo, al momento le percentuali sono cinquanta e cinquanta»

Dura reggere fino in fondo nella corsa scudetto e in Europa League perché si rischia di finire la benzina. Totò Schillaci, il bomber azzurro delle notti magiche di Italia 90 sa bene quanto pesa il doppio impegno sulla testa e nelle gambe. «Si è visto chiaramente contro il Lipsia che la concentrazione del Napoli è sullo scudetto. Uscire dall’Europa League può essere un vantaggio perché si eviterebbe un ulteriore dispendio di energie per lo stress di altre partite e i viaggi».
Stress in più che può avere la Juve, impegnata in Champions in un duro match di ritorno con il Tottenham?
«Se la Juve va avanti in Champions può essere un vantaggio in più per il Napoli perché anche se i bianconeri hanno una rosa attrezzata proseguire su tre fronti non è mai semplice. E poi uscendo con il Tottenham il primo obiettivo diventerebbe il campionato e l’attenzione sarebbe maggiore».
Lotta scudetto: perché Napoli o perché Juve?
«Sono le due squadre più forti: la Juve ha ripreso a correre, il Napoli sta facendo benissimo, il suo gioco è spettacolare e i meriti principali vanno a un grande allenatore come Sarri. La rosa bianconera è più competitiva e Allegri può sfruttare maggiormente i panchinari, il Napoli avrà il vantaggio di poter concentrare tutte le proprie forze sulla lotta scudetto».
Quali fattori possono influire sulla corsa?
«Sono diversi, a cominciare dagli infortuni che possono condizionare la fase finale della stagione. E poi conta moltissimo l’esperienza».
Quanto potrà contare lo scontro diretto a Torino?
«Tanto, se Napoli e Juve dovessero continuare così potrà essere decisivo. Ma il cammino è ancora lungo, mancano tante partite».
Higuain-Mertens: chi potrà incidere di più?
«Allargherei il discorso agli attacchi. Allegri ha più soluzioni offensive con Mandzukic e in attesa del rientro di Dybala. Sarri è stato bravissimo ad ottenere il massimo da Callejon, Mertens e Insigne che hanno caratteristiche diverse, rientrano e aiutano la squadra. La grande intuizione dell’allenatore azzurro è stata quella di spostare il belga centravanti, su questo non ci sono dubbi. Il Napoli gioca a memoria, una squadra bellissima da vedere e che sta mostrando anche continuità».
Schillaci dice Juve o Napoli?
«Il distacco è minimo, al momento le percentuali sono cinquanta e cinquanta».

L’intervista integrale sulle pagine de Il Mattino

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