«Insigne e Immobile nell’Italia di Prandelli potrebbero ripercorrere la strada di Baggio e Schillaci ai Mondiali del 1990 con Vicini». Un pronostico non di poco conto se a firmarlo è proprio uno dei due protagonisti di quelle notti magiche passate a inseguire, e a trovare, un gol. Anzi, il grande protagonista: Totò Schillaci. Che poco prima di Italia-Inghilterra scenderà in campo per una sfida di show ball al Vulcano Buono di Nola con la squadra degli Azzurrissimi contro la formazione delle Glorie di Napoli.Sempre pronto a inseguire il gol.
Come Insigne e Immobile:riserve che possono diventare titolari e cambiare la Nazionale.Vero, Schillaci?«Perché no, visto quello che hanno fatto nell’ultimo test dell’Italia contro il Fluminense. Prandelli sa di poter contare su di loro,di poterli schierare per cambiare la partita con l’Inghilterra in corso d’opera».
Come fece Vicini,control’Austria?Entrò lei al posto di Carnevale e…«E dopo quattro minuti segnai di testa e l’Italia vinse 1-0.Non uscii più dalla formazione titolare».
Cominciò così l’epopea delle notti magiche cantate da Edoardo Bennato e Gianna Nannini.Sei reti e il titolo di Scarpa d’oro del Mondiale.«Pensare che fui convocato all’ultimo momento,non ero nella lista di Vicini.Non avevo mai giocato nemmeno un’amichevole.Entrai direttamente in campo contro l’Austria».
La sua vicenda ricorda quella di Insigne.«Proprio così,anche Lorenzo sembrava destinato a rimanere a casa.La sua convocazione hs orpreso un po’ tutti,anche se l’ha pienamente meritata e può fare grandi cose in Brasile»
Il bomber però è Immobile. Può essere Ciro il nuovo Schillaci?«Storie quasi simili le nostre. Io giocavo nella Juve, avevo segnato 21 gol, vinto coppa Italia e coppa Uefa.Numeri che convinsero Vicini a convocarmi. Immobile con il Torino ha conquistato il titolo di capocannoniere, si è messo in grande evidenza.E in Brasile anche lui può conquistare il posto da titolare. Tutte le storie possono diventare belle, la mia diventò stupenda.Soprattutto perché non me l’aspettavo».
Insigne e Immobile hanno giocato in coppia a Pescara sotto la guida di Zeman.Un altro punto in comune con la storia di Schillaci,vero?«Con Zeman diventai un bomber nel Messina prima di essere ceduto alla Juventus.Con Zemani due ragazzi napoletani sono cresciuti a Pescara e ora hanno una facilità non comune nel cercarsi e trovarsi a occhi chiusi.Nessuno sa preparare la fase offensiva meglio di Zeman.I suoi attaccanti riescono sempre ad emergere,perché anche se all’inizio della preparazione tecnicamente non sono eccelsi,poi lo diventano e migliorano anche fisicamente.Non è un caso se anche Totti ricorda sempre il maestro Zeman».
Insigne e Immobile possono davvero diventare come Baggio e Schillaci?«Ne sono più che convinto.Tecnicamente i due ragazzi non si discutono. In serie B hanno dato il massimo,poi li abbiamo visti in azione a Napoli e a Torino e li abbiamo apprezzati ancora.Immobile è un bomber vero,pronto a sfruttare tutte le occasioni sotto porta. Insigne segna di meno,ma gioca molto per la squadra.Adesso potremmo vederli nella competizione più importante,sicuramente saranno gasati.Giocare in Nazionale non è da tutti,hanno l’opportunità di sfruttare l’occasione.Incontreranno i migliori giocatori,vorranno farsi valere».
Pur avendo poca esperienza internazionale?«In queste circostanze l’esperienza non conta nulla, lo dice la mia stupenda storia: contro l’Austria mi capitò l’occasione e la sfruttai in pieno».
Fonte: Il Mattino
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