“Su cinquemila che vanno in Curva Sud allo stadio di Verona, ci sono venti deficienti. Il punto è solo questo. Dunque continuerò ad andare in curva“. Lo dice Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, a La Zanzara su Radio 24 dopo la decisione del Comune di costituirsi parte civile contro i tifosi veronesi che hanno intonato cori contro il giocatore del Livorno Morosini, scomparso lo scorso aprile. “Una cosa sono le offese su un ragazzo che non c’è più – dice Tosi – altro i cori contro i meridionali. I cori beceri ci sono in ogni stadio italiano. Ricordo che una parte della tifoseria del Napoli devastò una stazione, ma questo non viene mai citato. I tifosi del Verona sono come gli altri, non peggio“.
Non sarebbe il caso di chiudere quel settore per un po’ di tempo: “E perchè? Quando ci furono i fatti di Catania si decise di chiudere la curva? Non si colpiscono cinquemila ragazzi per venti deficienti. Non prendo le distanze da tutta questa gente. Le persone vanno colpite singolarmente“. Il coro ‘devi morire’ che spesso si sente è accettabile? “Quello lo sentiamo dalla notte dei tempi – risponde Tosi – anche nelle partite di strapaese, chi non lo vuole sentire vada al Teatro dell’Opera. Allora decidiamo che allo stadio non si parla più. Nel caso di Morosini ci potrebbe essere l’oltraggio“.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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