Dopo l’esclusione dalla Nazionale per il codice etico, ecco la stangata del giudice sportivo. Tosel, come Prandelli, condanna il comportamento tenuto da Daniele De Rossi nella gara con l’Inter e squalifica per tre giornate il centrocampista, reo di aver colpito al volto Icardi. Per la squadra di Rudi Garcia, che da Coverciano difende il giocatore, si tratta di uno stop pesantissimo poiché De Rossi salterà la trasferta di Napoli e i due successivi impegni con Udinese e Chievo. A Trigoria, tuttavia, con il ricorso che sarà presentato d’urgenza si punta a uno sconto di pena.
Ad incastrare De Rossi è stata la «prova televisiva» visto che né l’arbitro Bergonzi né gli altri ufficiali di gara avevano adottato alcun provvedimento disciplinare. Le immagini però, spiega il giudice sportivo nel dispositivo, hanno mostrato chiaramente che «De Rossi nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio di punizione, nel contrastare a stretto contatto l’azione di Icardi, appoggiava con veemenza la mano destra sul capo dell’antagonista e quindi, in rapida successione, con la stessa mano lo colpiva da tergo con un pugno al volto». Un pugno non rilevato in campo, ma immortalato dalla tv.
In difesa di De Rossi si è subito schierato Rudi Garcia, alludendo anche a una possibile provocazione da parte di Icardi. «Dopo la partita con l’Inter ci sono state delle cose che non mi sono piaciute – le parole del francese – De Rossi è già stato condannato, ma voglio dire che la tv non mostra tutto. Sicuramente non va bene farsi giustizia da soli, ma è successo qualcosa che ha provocato la risposta di Daniele». Inoltre, secondo Garcia, sono stati adottati «due pesi e due misure».
E anche la risposta della società alla mano pesante di Tosel non si è fatta attendere: i dirigenti romanisti Zanzi, Baldissoni e Fenucci hanno appreso della squalifica a Barcellona, dove si trovano per l’assemblea generale dell’Eca (l’associazione del club europei), dando subito il via al ricorso. La difesa giallorossa contesterà la condotta violenta attribuita a De Rossi dal giudice sportivo (per la Roma si è trattato di uno scontro di gioco, per questo il mediano non verrà multato), e il fatto che l’arbitro era talmente vicino all’azione da non poter non valutare quanto accaduto.
Il giudice sportivo ha applicato la prova tv anche per il difensore dell’Inter Juan Jesus, squalificando anche lui per tre giornate. Anche l’Inter ha proposto ricorso d’urgenza contro la squalifica. Il giudice sportivo sottolinea che «le immagini televisive documentano che, nella circostanza segnalata, il calciatore neroazzurro, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio d’angolo, nel contrastare a stretto contatto l’azione del calciatore giallorosso Romagnoli, con un repentino movimento del braccio sinistro, colpiva da tergo con un pugno alla schiena l’antagonista, che si accasciava dolorante al suolo. Dopo una breve interruzione, il giuoco riprendeva senza che l’Arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto «non era stato rilevato» dagli Ufficiali di gara». Anche per Juan Jesus, il giudice sportivo, si è trattato di un gesto «del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui si trovavano entrambi i protagonisti che integra inequivocabilmente per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona del corpo colpita gli estremi della «condotta violenta» e come nel caso di De Rossi l’ammissibilità della prova televisiva».
Fonte: Il Mattino.
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