Fernando Torres si sta rifacendo una vita nell’adorato Vicente Calderón, rilanciando finalmente la sua carriera dopo gli ultimi anni bui in una piazza come quella dell’Atletico Madrid che per lui è come la coperta di Linus. In ‘rojoblanco’ Torres può rinascere, ed i primi goal segnati – anche ‘pesanti’ – ne sono la dimostrazione.
Ma intanto il Niño non dimentica quel Milan dove invece non è riuscito ad imporsi nonostante le roboanti premesse messe sul tavolo da entrambe le parti. E a sentire lui, non è stata colpa sua, ma di chi ad un certo punto ha cambiato le carte in tavola…
“Sono andato al Milan con certe aspettative e con un’idea precisa che però non si è concretizzata – spiega Torres ad ‘AS’ – Dovevo essere un giocatore importante, ma ad un certo punto non mi sentivo più tale”.
Senza continuità di impiego, impossibile trovare condizione e prestazioni, questa l’accusa – più ad Inzaghi evidentemente che al club – mossa dall’attaccante spagnolo: “Ero dentro e fuori la squadra, un giorno giocavo e l’altro no, non erano questi gli accordi iniziali. I miei rapporti con la società erano ottimi e non ho nulla da rimproverarmi, ma quando vedi che le cose non vanno al meglio e sei a disagio, devi cambiare la situazione…”.
Fonte: goal.com
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro