Si riparte dai titolarissimi. Il tecnico lo ha già anticipato in settimana e lo ribadirà questa mattina, nella solita conferenza stampa pregara. La Lazio capolista merita rispetto ed anche per questo scenderà in campo al San Paolo il miglior Napoli possibile. Non solo e non tanto perché allo stadio sono attesi 40mila spettatori: i biancocelesti sono distanti di 7 punti (anche perché hanno giocato una gara in più) ed è ora di accorciare le distanze dalla vetta, anche se il campionato è lungo e c’è tempo per recuperare. Mazzarri riparte dai titolarissimi, e non poteva essere diversamente: contro la Lazio non si potrà sbagliare. Il suo Napoli arriverà a domani dopo 17 giorni di inattività e ha perso le ultime due gare, col Catania in campionato e con il Bayern in coppa.
Occorre vincere, voltare pagina. Ieri ha diretto l’allenamento con grande carica e invocando intensità e concentrazione. Mazzarri è apparso più sereno perchè hanno potuto lavorare regolarmente quasi tutti i nazionali. Gli «europei» De Sanctis, Maggio, Cavani, Inler e Dzemaili hanno svolto lavoro con il gruppo e hanno dimostrato di essere in buone condizioni, non palesando problemi fisici. Lavoro defatigante per Lavezzi e Fernandez, tornati dall’impegno in Sudamerica con l’Argentina (stavolta il Flaco titolare e il Pocho in panchina). L’unico nazionale che non è ancora rientrato è Zuniga, ma solo perché colpito da un grave lutto familiare che quasi certamente ne comprometterà l’impiego (previsto in un primo tempo) contro la Lazio. Ed allora ecco i titolarissimi: in difesa torna il trio Campagnaro-Cannavaro-Aronica. A centrocampo Inler punto fermo, l’unico ballottaggio sarà tra Dzemaili e Gargano, con lo svizzero ampiamente favorito. L’idea di Mazzarri, che si è confrontato con il suo staff di tecnici e preparatori, è distillare le energie nel corso del ciclo di ferro, proponendo sempre un turn over ragionato, big match a parte. In tal senso il Mota sarà titolare col City e con la Juventus. Ai lati dei mediani Maggio e Dossena (vista l’indisponibilità probabile di Zuniga), in attacco il trio delle meraviglie, con Cavani che intende bissare il gol di Catania, con Hamsik che vuole tornare ad esultare al San Paolo e con Lavezzi euforico per il gol segnato con la Seleccion. Dunque cinque cambi rispetto alla gara di campionato del 29 ottobre col Catania, due rispetto a Monaco.
Mazzarri punta sul miglior Napoli, probabilmente rimandando alla gara di Bergamo qualche cambio ulteriore. Intanto non avrà a disposizione lo squalificato Santana, l’infortunato lungodegente Donadel (atteso al San Paolo per vedere la partita) e ha deciso di non convocare ancora Britos: il difensore uruguaiano è clinicamente guarito ed ha già una buona condizione fisica, ma non è ancora pronto per scendere in campo. Possibile il suo impiego con la Primavera. La sosta ha però aiutato lui e il Napoli, dal momento che sono pienamente recuperati alla causa sia Gargano che Pandev: il primo avrebbe saltato la gara con la Juventus per il problema muscolare avvertito nel match di Catania. Il secondo era (e in parte lo è ancora) alla ricerca della migliore condizione. I pochi minuti giocati nel finale a Monaco di Baviera non possono bastare, gli hanno tuttavia dato fiducia i successivi 15 giorni di intenso allenamento.De Laurentiis e Mazzarri puntano molto su di lui e il macedone, che è al 75% della forma, non vede l’ora di ripagare la loro fiducia. Contro la sua ex Lazio andrà in panchina, ma scalpita per giocare e magari anche per dare un dispiacere a quel Lotito con cui ha ingaggiato (e vinto) nel passato una «guerra fredda», con tanto di causa per lo svincolo d’ufficio vinta. Intanto spazio ai titolarissimi: urge tornare alla vittoria in serie A, al City si penserà poi.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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