Col petto in fuori e carichi di orgoglio. Edinson Cavani, Marek Hamsik, il Pocho Lavezzi e perché no, Hassan Yebda, l’ultimo Fenomeno della squadra del cuore che ha fatto impazzire l’Algeria: sono i Conquistatori azzurri che dalla scorsa settimana e fino a ieri, hanno portato i colori del Napoli in giro per il mondo, onorandoli al massimo, con le loro imprese nelle rispettive rappresentative nazionali.
Sì, quattro di loro hanno fatto sfracelli. Hanno scatenato incredibili entusiasmi, mandando in estasi più tifoserie, ma anche suscitando l’ammirazione interessata di tecnici alla guida di club di valore internazionale, di manager, procuratori, agenti Fifa che manovrando sott’acqua sperano in qualche modo di strapparli al club calcistico della città del Golfo. Non succederà, lo spera soprattutto Mazzarri che con il ritorno dei Conquistatori ha tirato un grandissimo sospiro di sollievo: adesso può finalmente preparare al massimo la partita con la Lazio. Grazie soprattutto a loro quattro, con il morale a mille e che sicuramente smaniano dopo le loro imprese sul fronte internazionale: in giro non si parla d’altro che del Matador, d’altronde. Nella sua Uruguay è un idolo, grazie alla sua stagione favolosa: è difficile trovare in giro un bomber come lui che finora ha segnato la bellezza di 35 gol, su tutti i fronti, 22 in campionato soltanto con il Napoli, più altri 7 in Europa League, gli altri 6 da agosto in poi con la maglia della Celeste di Tabarez, un’ira di Dio.
Sugli altari c’è naturalmente Marek Hamsik: il capitano della Slovacchia – anche lui reduce dai match internazionali durante la sosta – ha ricevuto per la seconda volta consecutiva il pallone d’oro che lo consacra miglior giocatore del suo paese. L’Argentina è invece follemente innamorata del Pocho che con Messi – l’attuale miglior calciatore del pianeta – ne combina di cotte e di crude. I due si ritrovano a occhi chiusi nel giocare la palla, a tutti i livelli: in velocità, negli scambi ubriacanti e in ogni giocata, hanno spedito in manicomio gli avversari che si sono ritrovati di fronte negli ultimissimi giorni, con la camiseta della nazionale. Yebda è stato invece incoronato Re d’Algeria e con giusta ragione: veste la maglia numero 10, fa tutto lui e realizza rigori straordinari. Ma meritano un’attenzione il Principito Sosa, titolare e protagonista con l’Argentina in Costarica e Christian Maggio che ha ormai stregato Prandelli, anche come difensore di fascia. Con questo gruppo di Conquistatori almeno la Champions non può sfuggire
Fonte: Leggo Napoli
La Redazione
A.S.
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