Seconda vittoria in Europa League dopo quella all’esordio sullo Sparta Praga. E secondo successo consecutivo dopo quello con il Sassuolo.Il Napoli contro lo Slovan Bratislava conferma segnali di crescita soprattutto come equilibrio tattico e compattezza, dà continuità ai risultati e si gode il primato solitario nel girone europeo. La notte di Hamsik, assoluto protagonista nella sua Bratislava. La notte di Higuain, gol record per lui, 47 secondi dopo l’ingresso in campo al posto di Zapata. La notte del Napoli che non prende gol. Confortante per gli azzurri non aver subito reti per la seconda partita di fila, qualche rischio il debole Slovan lo fa correre solo nel finale con la traversa di Milinkovic su punizione.
MAREK E GONZALO – Dolce la parabola di testa. Dolce la notte di Hamsik. Riassapora l’aria di casa e torna decisivo. Suo il gol che lancia il Napoli, brucia l’uscita incerta di Pernis, il portiere dello Slovan e capitalizza al meglio il lancio lungo di Koulibaly, la chiave giusta scelta dal difensore francese per scardinare la difesa slovacca. Marek ha una voglia matta di far bene nella città dove cominciò da ragazzino il suo sogno nel mondo del calcio: rivitalizzato, gioca numerosi palloni, efficaci i tocchi, suo anche l’assist per il raddoppio di Higuain. L’argentino, altro elemento determinante. Impatto devastante, da grande campione, si lancia subito in area e segna di testa. Gli basta meno di un minuto per essere decisivo e chiudere la partita: un campione decisivo per le sorti del Napoli.
TURNOVER AMPIO – L’EuropaLeague non è la Champions ma le notti europee fanno sempre un certo effetto e l’impatto degli azzurri di Rafa, in maglia jeans, sulla partita è quello giusto a livello di attenzione e d’applicazione. Benitez cambia sei azzurri rispetto alla trasferta di Sassuolo. In difesa sono diversi gli esterni, Maggio e Ghoulam, a centrocampo torna Inler, ancora non al massimo, e in attacco cambia tutto intorno ad Hamsik: De Guzman titolare per la prima volta a destra,a sinistra rientra Mertens e in attacco c’è Zapata. Tante novità e la più bella notizia di un equilibrio di squadra immutato e non solo per l’inconsistenza dello Slovan. L’idea di gioco è assimilata anche dagli altri pur se la velocità di manovra non è elevata e si potrebbero sfruttare di più le fasce. Soffre soprattutto De Guzman che tra l’altro per caratteristiche tende più ad accentrarsi, l’olandese arriva più volte al tiro ma non sfrutta al meglio le chances. Esce dopo un’ora per far posto a Callejon che firma l’ennesima presenza con Benitez e si conferma in crescita di condizione.
ASSETTO OK – Il segnale migliore è la conferma di compattezza. Il Napoli si mantiene corto tra i reparti, concedendo poche ripartenze e ripiegando bene con l emarcature preventive quando perde palla. Essenziale l’apporto di David Lopez che funge da diga per la sua fisicità, la capacità di andare sempre in contrasto e di lottare bene di testa. Importante è il lavoro di rientro da parte di tutti, compresi gli attaccanti. Gli azzurri lasciano pochi spazi allo Slovan. Regge bene la nuova coppia centrale difensiva con il sempre presente Koulibaly e il ritrovato Britos. E così Rafael pur con qualche brivido chiude imbattuto. E Il Napoli può gioire, il momento nero è sempre più alle spalle.
Fonte: Il Mattino
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