A Scampia la pace è finita, la redenzione è durata meno di ventiquattro ore. Ieri, nel giorno successivo ai funerali di Ciro Esposito, all’incrocio tra via Galimberti e via Labriola, all’ombra delle Vele, si trovavano due macchine: una era dei carabinieri, l’altra tutti ripetevano che era rubata. Alla guida un rom, sottratto in tempo dalla folla inferocita che stava per linciarlo. Nello stesso pomeriggio poi, alcuni ladri sono stati fermati. Cinque uomini trovati con salumi e carne congelata rubata nell’auto, sono stati arrestati dai carabinieri. Insomma, le parole di Antonella Leali ai funerali di Ciro sono servite a poco. A Scampia è tornata la surreale normalità. In piazza Grandi Eventi, campeggiano ancora gli striscioni dedicati al giovane tifoso, ma l’assenza di solidarietà dei tifosi giallorossi, è stata letta come un’infrazione del codice ultras. Gli insulti tra le due tifoserie per il momento corrono via internet e la sensazione è che dopo la morte di Ciro, nulla sia cambiato. Don Alessandro Gargiulo, il parroco di Santa Maria del Buon Rimedio ha affermato che questo tragico evento deve portare al cambiamento. La svolta però deve partire dalle istituzioni che non devono lasciare sola la gente di Scampia.
Fonte: Il Mattino.
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