Sabato 15 ottobre, il Napoli gioca al San Paolo contro il Parma nel posticipo serale. Il San Paolo è come sempre un catino che ribolle di tifo azzurro. Spalti gremiti. All’esterno, l’esercito dei bagarini tira le somme e festeggia un’altra giornata di magici incassi.
Sono tornati, e sono tornati alla grande, i bagarini. Mai come sabato 15 ottobre se ne sono visti tanti. Impuniti, sfacciati come non mai, hanno ripreso il controllo delle «piazze» di Fuorigrotta: dalle strade circostanti l’impianto sportivo fin sotto agli ingressi dove avviene il prefiltraggio del pubblico pagante.
Restano i misteri di come i venditori abusivi di tagliandi riescano a venire in possesso dei biglietti, aggirando il sistema che impone il rilascio nominativo dei permessi d’ingresso. Anche su questo versante si muove l’inchiesta dei pubblici ministeri Danilo De Simone, Paolo Sirleo e Vincenzo Ranieri. Il dato purtroppo incontrovertibile è che la flotta di bagarini continua a gestire centinaia e centinaia di biglietti in occasione di ogni partita casalinga disputata dal Napoli a Fuorigrotta. E questo nonostante i numerosi interventi messi a segno non solo dalla Guardia di Finanza, ma anche dagli agenti della Digos e dei militari dell’Arma dei carabinieri.
Il problema è capire quale sia il punto debole, nella catena della vendita e distribuzione ufficiale dei tagliandi emessi dalla società azzurra, che gli abusivi riescono ogni settimana, puntualmente, a perforare. Le indagini hanno finora consentito di accertare che un consistente numero di biglietti riesce a fuoriuscire dai circuiti legali nonostante le ferree regole imposte di recente dalla Società Sportiva Calcio Napoli. Infatti nei punti vendita ufficiali e nelle tabaccherie viene vietata la vendita di più di due biglietti a persona, ed è indispensabile mostrare – all’atto dell’acquisto – un documento di riconoscimento valido. Ma nella pur collaudata rete di rivenditori (la stragrande maggioranza dei quali è onesta, questo va detto) c’è qualcuno che riesce a fare il doppio gioco. Il sistema per eludere questi sbarramenti consiste nel presentare fotocopie di carte di identità; o – peggio ancora – e questo non è il caso della Azzurro Service, la concessionaria del Calcio Napoli – nel copiare dall’elenco del telefono nominativi a caso di ignari prestanome che verranno poi stampigliati sul biglietto d’ingresso al San Paolo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro