All’Olimpico di Torino i ragazzi di Ventura affrontano il Siena che, da quando è arrivato Iachini, ha collezionato due sconfitte in altrettante partite. I toscani arrivano a Torino senza Emanuele Calaiò e Gaetano D’Agostino, due pedine essenziali nello scacchiere bianconero ceduti rispettivamente a Napoli e Pescara. Ventura ha chiesto ai tifosi di aiutare il Toro in un momento interlocutorio della stagione come quello che sta vivendo la sua squadra reduce da un pareggio a reti bianche a Catania. Il match si mette subito in salita per il Siena che dopo appena 4 minuti è sotto per 1-0; Neto, difensore accostato con insistenza al Napoli, sbaglia un passaggio molto semplice ed innesca il contropiede del Toro, Cerci serve D’Ambrosio che si sovrappone alla grande ed offre un assist perfetto per l’accorrente Brighi che insacca con facilità. Grande merito di questo vantaggio va dato a D’Ambrosio, il terzino compaesano di Lorenzo Insigne attacca benissimo lo spazio e pesca con precisione il compagno che s’inseriva. Dopo il vantaggio del Toro la partita fatica a decollare perché i padroni di casa si perdono in una infinita e sterile rete di passaggi, mentre il Siena è in evidente difficoltà a causa della mancanza di un attaccante di peso; Reginaldo e Rosina sono brevilinei e per dare il meglio necessitano di un riferimento di gioco. Al 32esimo, però, il Siena trova fortunosamente il goal del pari con Reginaldo che con la spalla insacca il pallone calciato dalla bandierina. Ma il pari dura molto poco perché, dopo appena 5 minuti, Rolando Bianchi firma la sua settima rete stagionale con un colpo di testa favorito dal preciso cross di Birsa. Il capitano del Toro insacca con grande facilità per via della dormita generale della difesa senese. Il Siena, però, reagisce allo svantaggio e comincia a giocare ed a sfiorare il pareggio. Proprio nel miglior momento dei toscani arriva il 3-1 del Torino siglato da Alessio Cerci che, su azione di contropiede, percorre 50 metri palla al piede, supera Pegolo e segna a porta ormai sguarnita. Il primo tempo si chiude con i granata con dure reti di vantaggio.
Nella ripresa gli ospiti cercano di spingere più sugli esterni e pressare con maggior insistenza i difensori del Torino che cercano sempre di giocare il pallone con tocchi e passaggi corti. Al 63esimo cartellino giallo per Bianchi, il capitano del Toro era diffidato e salterà il match di Pescara. La partita cala molto d’intensità; i padroni di casa cercano di addormentare il match e gli avversari non fanno granché per impedirglielo. Rispetto all’opaca prestazione della prima frazione, il portoghese Neto sembra più in partita e più a suo agio come centrale della difesa a quattro. Ma i ragazzi di Ventura si complicano la vita ed un errato disimpegno consente al Siena di segnare la seconda rete con Paolucci che batte Gillet dopo il delizioso assist d’esterno offertogli da Reginaldo. I toscani, a questo punto ci credono ed al minuto 88 l’arbitro assegna un calcio di rigore agli ospiti per il chiaro fallo di Brighi. Rosina si presenta sul dischetto e fallisce proprio sotto la curva Maratona, la tana dei suoi ex tifosi. Finisce così il match dell’Olimpico con il Toro che vince in casa ma con grandissima sofferenza. Prova opaca del portoghese Neto, il difensore del Siena in ottica Napoli.
A cura di Luigi De Magistris
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