Conferenza stampa quest’oggi per il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic, che prima di lavorare con la squadra per l’ultimo allenamento precedente al ritiro analizza con i giornalisti le tematiche riguardanti la sfida contro gli azzurri. Insieme all’allenatore serbo presenti i centrocampisti Marco Benassi e Joel Obi.Castan sarà della partita? Quanto sarà importante la presenza di Benassi? “Posso contare anche su Obi, non solo su Marco. Castan invece non giocherà. Per quanto riguarda il Napoli, credo sia la squadra che gioca il miglior calcio in Italia. Ha il miglior attacco, mentre qualcosa in difesa concederà. Proveremo a fare la nostra partita nel nostro stadio, ai ragazzi chiedo di mostrare lo stesso atteggiamento visto contro la Juventus”.
In vista della prossima stagione, questo gruppo quanto potrebbe crescere per avvicinarsi alle grandi squadre granata del passato? “Mi fa piacere essere paragonato ai grandi tecnici del Toro del passato, ma per ora penso al campionato e alle prossime tre partite. Vogliamo chiudere al meglio, ma già oggi abbiamo fatto meglio dello scorso anno. Ci sono le basi per crescere ulteriormente, i tifosi possono riconoscersi in questo gruppo. Abbiamo cercato sempre e comunque di mostrare lo spirito del Torino, questo è un ottimo punto di partenza. Nonostante, questo è ovvio, ci siano delle cose da migliore, anche dal punto di vista dell’organico. In alcune zone del campo dovremo rinforzarci, in tal modo potremo lottare per andare in Europa”. Tornando al derby, cosa pensa dei cori a lei indirizzati? Si aspetta qualche sanzione? “Io ho sbagliato, ho chiesto scusa e pagherò. Questo è giusto, anche se non ho insultato nessuno. Di sicuro parliamo di una cosa strana, mi riferisco alle due giornate di squalifica. Per quale motivo, dopo il mio allontanamento, non è stata presa alcuna decisione in merito? E penso anche alla partita tra Juventus e Monaco. Io sono orgoglioso di essere serbo e zingaro, sono più orgoglioso io rispetto agli italiani che mi hanno insultato”. B – Domani tornerà capitano? “Se giocherò, certo. Ma dobbiamo ancora conoscere la formazione”. Il tecnico prosegue a parlare degli insulti: “È capitato anche quando giocavo, ma forse per timore dei miei avversari. Ma non voglio dare a questi insulti così tanto peso, i tifosi avranno un motivo per insultarmi. Purtroppo è successo e succede spesso, ormai sono abituato. La cosa che mi fa male è l’indifferenza, questo sì”. Come si reagisce a questi episodi? “Cresce ancor di più il mio orgoglio, reagisco sempre nel modo migliore. Questi insulti mi permettono di tirare fuori un qualcosa in più, anche quando ero calciatore. Non mi fanno piacere, questo è ovvio, ma non ci penso più di tanto”.