Joe Hart felice della sua scelta. L’esperienza italiana affascina e stimola l’ex City e il portiere inglese riserva grandi complimenti alla serie A e a un suo giovane collega, Donnarumma. Durante l’intervista rilasciata a goal.com il “numero uno” della Nazionale inglese è tornato anche sui motivi che l’hanno spinto a lasciare il Manchester City:
“Torino sesto? Una bella sorpresa. Impressionato dalla serie A. Adoro il modo in cui entrambi i team che si sfidano vengono sostenuti dalle loro tifoserie. Durante il match la passione è molto forte e fino all’ultimo minuto hai la sensazione che non sia ancora finita, che possa accadere un colpo di scena e devi stare concentrato e dare tutto per ottenere il risultato. L’addio al City? Ero consapevole della possibilità di lasciare Manchester sin dall’inizio della Premier League, sapevo che si stava profilando questa possibilità. Alla fine di agosto era già tutto chiaro, quindi non mi è stato lasciato tantissimo tempo, ma sono riuscito a trovare una soluzione”.
Donnarumma? Fenomeno: “Non sono sorpreso, ma devo ammettere che mi ha impressionato. Migliora settimana dopo settimana ed è veramente notevole giocare a questi livelli per un ragazzo della sua età. La cosa interessante è non tanto la sua età quanto la sua bravura. Ha già un grandissimo talento e se continua così l’unico limite per lui può essere il cielo. Io ero molto giovane quando diventai titolare nel City e quando hai quell’età sei anche molto protetto. Cinque anni dopo l’inizio della tua carriera vivi il momento più importante. Non è facile essere regolare quando sei giovane: puoi fare una grande partita ma compromettere tutto con un solo grande errore. Ma Donnarumma gioca in un club speciale come il Milan, dove è amato, e ha il sostegno di un intero Paese: in Nazionale può imparare molto da Buffon“.
Il portiere inglese ha rilasciato un’intervista anche a Sky Sport, dove ha parlato, tra le altre cose, del suo futuro: “Prima di scegliere il Torino ho parlato con Micah Richards e con Patrick Vieira, mi hanno detto di accettare, che non me me sarei pentito. Milhajlovic? Mi è piaciuto la spontaneità con cui mi ha parlato e detto che se volevo venire ero il benvenuto. Lui vuole assolutamente il posto in Europa League e sarà davvero dura perché ci sono soli tre posti per la Champions League in Serie A. Siamo in competizione con la Juventus, Roma, Napoli, Lazio e Milan che stanno davvero spingendo. E’ una sfida tirata, ma noi siamo lì e stiamo facendo bene. Futuro? La mia testa ora è solo per il Torino. Nel calcio le cose cambiano rapidamente e non so che cosa potrebbe accadere a gennaio, ma nei miei pensieri non c’è quello riguardante il mio futuro”.
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