Il Caporedattore sportivo de “Il Mattino” Tony Iavarone:
L’imponente risultato di Napoli-Cagliari, 6-3, si disperde nell’allegra attesa e nei discorsi entusiasti che riguardano il Chelsea, la Champions League e quanto potrà accadere da mercoledì in poi. Che errore non soffermarsi a valutare i precedenti quattro match e quanto accaduto ieri sera. Lasciarsi trasportare da un’irrefrenabile euforia sminuisce il lungo lavorio degli azzurri, culminato con il quinto successo di fila dopo quella serie di altrettante gare incolori. È la cultura degli eccessi che dilaga nel calcio. Già, perché è proprio qui lo snodo della stagione. Il segreto di questo Napoli si nasconde tra le pieghe di una temporanea crisi di rigetto gestita con saggia freddezza e culminata con la successiva svolta definitiva, ovvero questa corsa ormai senza più affanni verso il terzo posto in classifica. Il Napoli si sta distinguendo per la costante crescita anche in campionato. Lo pensano anche i santoni delle scommesse. Offrono alle possibilità della squadra azzurra una quota non elevatissima, ma certamente ragguardevole: 2,10. Distinguono le squadre in lotta tra di loro, ma non solo perché non hanno gli stessi punti in classifica. Avanti la Lazio e l’Udinese: 2,30 e 2,20. Scetticismo sulla Roma: 2,80. Insomma, nel gergo degli ippodromi la Mazzarri band per i bookmaker non è più una «macchia» nella scalata alla zona Champions. La vittoria sul Cagliari va decifrata a partire dalla chiave tattica del match, che è consistita in uno schieramento raccolto e compatto sulla mediana e nella capacità di lanciarsi appena possibile negli spazi, tuttavia si sono registrate ancora amnesie in difesa. Squadra pericolosa, comunque, avendo ritrovato, rispetto alla gara col Parma, una buona condizione fisica. Sono bastati pochi giorni per rimettere ordine nel gioco. Il «restauro» coincide con i rilievi e le aspettative di Mazzarri che con il suo puntiglioso orgoglio non aveva trascurato nulla dopo la favorevole vittoria di domenica scorsa. Un Napoli che ha gambe veloci e leggere, ma anche mente lucida e potenziale tecnico elevato. Lo dimostra il gol su palla inattiva di Cannavaro: al pubblico e all’entusiasta Cavani che applaude dalla panchina sembra di cogliere uno squarcio azzurro di maturità. È un Napoli che si sente forte soprattutto nell’anima”.
La Redazione
P.S.
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