Il Napoli ha compiuto metà della missione. Peccato per l’ammonizione a Cannavaro – si è giocato la partita di ritorno – perché questo pari potrà diventare incredibilmente prezioso quando si delineerà la griglia delle qualificate agli ottavi. Gli azzurri ieri sera hanno fatto qualcosa di molto interessante: quindi non solo a Manchester, ma pure in casa, di fronte a una squadra che appartiene all’elite d’Europa, hanno offerto una prestazione di cuore e anima ai 60mila del San Paolo. Merito dei titolarissimi che sono per nove undicesimi gli stessi di due anni fa, quando l’irascibile allenatore livornese sostituì Donadoni. Poco, pochissimo è cambiato in questa formazione che ha giocato la quasi totalità delle novantadue partite tra Europa e campionato della gestione Mazzarri. Ecco perché il pareggio col Bayern è degno di rispetto. Anni di sofferenze e di attese spesso vane si condensano nei ricordi di una palpitante serata, fotogrammi di una Champions League raggiunta dopo 21 anni passando senza tremare da Gela, dalla serie C all’Europa più grande. Il Napoli aveva un compito difficile in partenza, e si è rilevato ancora più complicato dopo un quarto d’?ora. Avversari scintillanti, velocissimi, ma pure un gran palleggio e con qualche novità tattica. La sorpresa era soprattutto Ribery non a destra ma al centro. Il primo a disturbare la manovra di Inler, il primo a puntare verso la porta nello spazio lasciato dalle vere punte: Gomez a sinistra e Muller a destra.
Il Bayern Monaco è una collezione di campioni, il Napoli invece colleziona emozioni: meglio. Un autogol a favore, un rigore parato, un po’ di affondi, un salvataggio sulla linea, questa la sintesi di una resistenza ad oltranza diventata un mezzo capolavoro. Certo, la partita ha fatto soffrire i napoletani, ma è il logico tributo che s’è dovuto pagare a una serata così trepidante.
Esce con onore, il Napoli, non solo da questa sfida ma dal cammino fin qui compiuto nel girone terribile, quello con Manchester City, Bayern e Villareal. Dopo il sorteggio, sembrava non ci fosse scampo per l’undici partenopeo, che viceversa si ritrova adesso davanti al City e agli spagnoli. Tutto apertissimo, dunque. E si potrà osare, ma con molto più coraggio. Il campo sta dimostrando che il Napoli si giocherà la qualificazione fino all’ultimo secondo.
La Redazione
A.S.
Fonte Tony Iavarone per Il Mattino
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