L’editoriale di Tony Iavarone per “Il Mattino”
“Il Napoli placca la Juve e si affaccia alla finestra del campionato: il panorama non dispiace. Tutto gioca a suo vantaggio, anche il pareggio della Samp a Roma. Non c’è voluto molto per allungare passo ed accorciare la classifica. Cinque partite complesse più che difficili (Palermo, Parma, Fiorentina, Catania e ieri la Lazio) e tredici punti, dieci gol segnati e due incassati. In altri termini, si sa che le squadre di Mazzarri difficilmente fanno gol a grappoli, ma per le difese avversarie è dura, lo può testimoniare Marchetti, il portiere laziale che se l’è vista davvero brutta. Insomma, è tornata la squadra che assalta, che morde e non concede tregua. C’era da aspettarselo. Perché in molte mosse di Mazzarri si cela una logica che inizialmente, nella staticità di nomi e formazioni, non è agevole scorgere. Mazzarri lavora sul presente. Che abbia fatto giocare tizio piuttosto che caio non è da rubricare alla voce «fedelissimi» ma al concetto di «esigenze». Prodigo di spiegazioni com’è, realizza una sorta di democratica dittatura. Importante che non distingua tra figli e figliastri, e l’ha dimostrato. Basta fare come indica lui, altrimenti ci vuol poco a far finire dietro la lavagna il capoclasse. Come è successo per tutta la squadra dopo lo 0-0 a Catania. Ma il capoclasse (Cavani) per ora si diverte e fa divertire, quando segna e quando no. Sorride De Laurentiis: il Napoli non è più un progetto, ma una meravigliosa creatura. Agganciata la Juve, mollata la Lazio, terza forza cercasi. Le candidate all’inseguimento sono ancora quattro: Lazio comunque, Fiorentina, Inter e Roma che ringrazia Totti che la tiene a galla. Non tutte le quattro stanno benissimo, salvo forse la Fiorentina: in prospettiva i viola, nonostante una formazione e un allenatore nuovissimi, stanno sbrigando in tempi rapidi la pratica-rinnovamento. Per il Napoli la svolta della stagione può collocarsi da qui al 20 ottobre, ovvero dopo essersi sbarazzato di tre ostacoli: la Samp, domenica, il Psv Endhoven e la Juventus. Insomma, tutto gira a favore del Napoli, ma bisogna prendere per ciò che è la bella vittoria di ieri e restare coi piedi per terra. Finalino su Klose: segna con la mano poi ammette l’infrazione. Un gesto controcorrente, in un calcio che in quanto ad educazione sportiva troppo spesso non è messo bene. Un’eccezione fatta di normalità, ma sempre un’eccezione rispetto allo stile dei furbetti e dei cialtroni”.
La Redazione
P.S.
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